Economia
Borse europee in rosso con le banche

I mercati restano appesi alle banche centrali che ribadiscono la loro intenzione di aiutare la ripresa. Di più i governatori sono disposti a tutto per rilanciare la domanda di consumi, far risalire l'inflazione e l'economia del globo. Dopo le dichiarazioni del numero uno della Fed, Janet Yellen, che ha ribadito la prudenza e la calma nel rialzo dei tassi è intervenuto il presidente della Fed di Chicago, Chris Evans disegnando uno scenario di tassi bassi ancora a lungo. Da Tokyo, il Governatore della Banca del Giappone (Boj), Haruhiko Kuroda ha lanciato un chiaro segnale ai mercati sottolineando che il Quantitative easing avviato dall'istituto non ha "limiti quantitativi", smentendo chi sostiene che la banca centrale avrebbe finito le sue munizioni: "Non ci sono cifre che non possiamo superare". Una posizione che ricalca quella del presidente della Bce, Mario Draghi, che non esclude nuove manovre straordinarie, neppure l'helicopter money.
Le Borse sono dunque scettiche e dopo il rally della vigilia prevalgono le prese di beneficio con il comparto bancario pesante: Piazza Affari cede l'1,8%, Parigi l'1,3%, mentre Londra e Francoforte arretrano dello 0,8%. L'euro è in ribasso ma resta sopra 1,13 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,1319 dollar i e 127,07 yen. A indebolire il biglietto verde, che arretra a 112,28 yen, sono le dichiarazioni rilasciate dal presidente della Fed, Janet Yellen, che non sembra avere molta fretta di effettuare un altro rialzo dei tassi. Lo spread è stabile in area 105 punti base, mentre i Btp rendono l'1,2%.
D'altra parte le condizioni macroeconomiche restano delicate e l'incertezza resta padrona. A livello globale il prezzo del petrolio torna a scendere, dopo la diffusione dei dati sulle scorte di greggio Usa, cresciute più del previsto. Il Wti scende sotto quota 38 dollari al barile, mentre il Brent scambia a meno di 39 dollari. Di segno opposto l'andamento dell'oro che continua a crescere sostenuto proprio dall'incertezza dei mercati: il metallo prezioso è scambiato a 1.228 dollari l'oncia con il maggior rimbalzo trimestrale dal 1990.
Situazione delicata anche in Germania dove le vendite al dettaglio arretrano dello 0,4% mensile a febbraio. A gennaio erano scese dello 0,1% (dato rivisto dall'iniziale -0,7%). Gli analisti si aspettavano un rialzo dello 0,3% a febbraio. In Francia, invece, l'inflazione sale dello 0,7% mensile a marzo grazie all'incremento dei prezzi manifuttarieri dopo i saldi invernali, ma su base annuale il dato resta negativo: -0,2%. Nel complesso, però, i consumi sono saliti dello 0,6%. Attesa per i dati sull'inflazione in Italia e nell'Eurozona (l'agenda dei mercati).
Tra i titoli sotto i riflettori a Piazza Affari Telecom Italia dopo la nomina di Flavio Cattaneo ad amministratore delegato a seguito dell'uscita di Marco Patuano. Faro anche su Carige nel giorno dell'assemblea chiamata ad eleggere il nuovo cda targato Malacalza che dovrà valutare l'offerta del fondo Apollo.
La Borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,71%: nel primo trimestre dell'anno il Nikkei ha perso oltre l'11%, mentre prosegue il calo dello yen che si avvicina a quota 112 contro il dollaro.