Economia
Banche, il piano di Renzi piace in Borsa

Le borse europee chiudono in rialzo, sostenute in partcolare dal forte rimbalzo del petrolio, che traina tanto gli energetici (Shell +3,93%, Total +3,81%, Bp +3,12%, Repsol +2,57%) quanto i minerari (Anglo American +8,48%, Bhp Billiton +4,77%). In solido rialzo anche i bancari, soprattutto a Milano, che indossa la maglia rosa con l'indice Ftse Mib in rialzo del 4,08% a 17.504 punti. Altrove spiccano Commerzbank (+3,14%), Banco Popular (+3,06%), SocGen (+2,53%) e Barclays (+2,52%). Un po' indietro Deutsche Bank (+1,52%). Sotto tono i farmaceutici, con AstraZeneca giu' di circa un punto, mentre rimane piuttosto animato il risiko dell'acciaio, con ThyssenKrupp che balza di quasi il 4% e ArcelorMittal giu' di oltre un punto, in decisa controtendenza. Sugli scudi anche Nokia (+4,23%), il cui piano di tagli e' stato apprezzato dagli azionisti. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,96% a 9.622 punti, l'Ftse 100 di Londra sale dell'1,10% a 6.204 punti, il Cac 40 di Parigi cresce dell'1,35% a 4.303 punti, l'Ibex di Madrid avanza dell'1,50% a 8.417 punti. In rialzo anche gli indici di Wall Street che trovano forza anche dal recupero delle quotazioni del petrolio.
Anche Piazza Affari rimbalza dopo lo scivolone di ieri. L'indice Ftse Mib segna un progresso del 3,82% a 17.461 punti - All Share +3,45% - con lo spread tra Btp e Bund in calo a 123 punti base con un rendimento del decennale dell'1,33%. A spingere la piazza finanziaria milanese è in particolare il recupero dei titoli bancari e di Mediaset. A Milano l'indice bancario guadagna il 7,16% - si tratta di ricoperture tecniche -, mentre secondo indiscrezioni già lunedì dovrebbe essere varato il doppio veicolo per le ricapitalizzazioni e i crediti deteriorati a cui sta lavorando il governo.
A guidare il comparto Bper e Ubi Banca, entrambi in progresso del 14,15%, seguito da Banco Popolare +9,57%, mentre Mps segna +7,89%. Bene Unicredit a 3,046 euro (+8,86%) e Intesa Sanpaolo a 2,29 (+5,82%). Tra i maggiori rialzi anche Telecom Italia (+5,86%) - il ceo di Vivendi de Puyfontaine, azionista al 24,9% del gruppo di tlc ha sottolineato che l'obiettivo è investire in Italia con maggiore efficienza - e Mediaset (+5,84%) in attesa dell'ufficializzazione dell'accordo con Vivendi. La sigla dell'alleanza sarà sancita da uno scambio azionario (intorno al 3,5%) tra le due capigruppo con l'ingresso di un rappresentante delle due società nei rispettivi board: sul fronte italiano sarebbe in pole Pier Silvio Berlusconi, artefice dell'operazione insieme a Vincent Bollorè, presidente del gruppo francese.
A sostenere i titoli, la convinzione che si stia arrivando a una soluzione per le sofferenze nella partita tra governo e grandi banche. L'esecutivo sarebbe intenzionato a creare due fondi di garanzia del sistema del credito. La prossima settimana dovrebbe essere definita ulteriormente la tabella di marcia. Dopo il balzo di ieri a 132 punti, lo spread torna a 122 punti. In leggero calo anche l'euro sotto la soglia di 1,14 dollari a 1,1368. Migliora il turismo, annuncia l'Istat, spiegando che aumentano gli arrivi e le presenze negli esercizi ricettivi italiani nel 2015. In particolare, segnala l'Istat, i primi sono cresciuti del 2,7%, mentre le seconde sono aumentate dell'1,9%, con una permanenza media in diminuzione di 0,03 giornate rispetto al 2014. Entrambe le componenti della clientela mostrano un'espansione sia degli arrivi sia delle presenze: i residenti registrano +2,1% per quanto riguarda gli arrivi e +1,9% per quanto riguarda le presenze, i non residenti +3,2% per gli arrivi e +1,9% per le presenze.