Borsa, la super bomba di Trump non fa paura. Caccia ai titoli difensivi - Affaritaliani.it

Economia

Borsa, la super bomba di Trump non fa paura. Caccia ai titoli difensivi

Il voltafaccia di Trump fa scattare vendite sui Trump trade, riporta in auge titoli difensivi e oro



Come? Ad esempio varando gli “european safe bonds”, una forma di mutualizzazione del debito europeo tramite cartolarizzazione del debito nazionale dei vari stati membri fino alla soglia del 60% (coincidente con l’obiettivo a cui dovrebbero tendere i rapporti debito/Pil entro i prossimi 20 anni), cartolarizzazione che darebbe vita a tranche junior e senior consentendo la nascita di un mercato del debito paneuropeo sicuro e con basse cedole (le tranche senior) e al tempo stesso dando la possibilità di future ristrutturazioni dei singoli debiti nazionali, ristrutturazioni che si scaricherebbero sulle tranche junior a più elevato rendimento.

Se questo scenario prenderà sempre più piede non ci si deve aspettare correzioni marcate e durature degli indici dei mercati anche in caso di nuove tensioni geopolitiche, ma una sottostante forte rotazione settoriale che penalizzerà i “Trump trade”, ossia i titoli più ciclici ed esposti verso il mercato americano, come gli italiani Fiat Chrysler Automobiles, Cnh Industrial, Ferrari, Brembo, Luxottica, Safilo, Brunello Cucinelli, Autogrill, Campari, Amplifon e Buzzi Unicem solo per citarne alcuni.

Dopo aver corso molto anche i titoli finanziari e in particolare le banche potrebbero proseguire nello storno visto già in questi ultimi giorni a Piazza Affari, mentre dovrebbero apprezzarsi titoli maggiormente difensivi come Recordati, Saes Getters, Panariagroup, ma anche Snam, Terna, Saras, Banca Ifis e qualche titolo minore come Datalogic o Replay. Il tutto mentre le periodiche correzioni legate a qualche nuovo episodio di tensione potrebbero sostenere le quotazioni dell’oro, bene rifugio per eccellenza già ora tornato sui 1287 dollari l’oncia, su valori che non si vedevano dallo scorso novembre, e almeno in parte dei bond.

Luca Spoldi