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Economia
Bper,Vandelli "congela" le nozze col Banco:"Ora focus sulle ex filiali Intesa"

Risiko bancario a Modena? Se ne parla almeno fra sei mesi. Quello arrivato dal numero uno di Unipol Carlo Cimbri (primo azionista di Bper) è "uno stimolo di cui terremo conto, ma ora abbiamo la priorità dell'integrazione degli sportelli acquisiti da Intesa Sanpaolo (oltre 500 che la banca ha dovuto dismettere per ragioni antitrust dopo l'acquisto di Ubi. Un'operazione per cui Bper ha varato un aumento di capitale sul mercato da 800 milioni di euro, ndr) è un percorso molto lungo che verrà finalizzato a inizio del 2021". 

Cosi, in conferenza stampa, l'amministratore delegato di Banca Popolare dell'Emilia Romagna Alessandro Vandelli congela le ipotesi di un matrimonio a breve tra il suo istituto e la terza banca italiana Banco-Bpm, nuovo capitolo del risiko bancario italiano che gli operatori si attendono dopo la scalata di Intesa Sanpaolo su Ubi Banca e dopo l'annuncio dell'Opa da parte del Credit Agricole sul Credito Valtellinese. Parole che hanno frenato subito in Borsa la corsa speculativa (negli ultimi mesi per le aspettative di operazioni straordinarie) dei titoli di entrambi gli istituti:  il Banco arriva a cedere il 4% mentre Bper perde il 2,7%.

Perde terreno anche Unipol che segna un -3,22%. Il tema di un'eventuale aggregazione, in un momento quindi in cui il consolidamento bancario è entrato nel vivo, ha tenuto banco per tutta la conferenza stampa. "Aprire oggi nuove operazioni di M&A" avendo chiuso da poco l'accordo per l'acquisizione delle filiali di Ubi "è difficile e complesso se non impossibile. Il prossimo piano industriale sarà come tutti i piani in ottica stand alone. L'ingresso delle filiali si completerà nei prossimi mesi e solo allora avremo una visione di insieme per inserire anche questa nuova fisionomia in un quadro completo".

Se si concretizzerà un merger avverrà con uno scambio azionario. "Nè voglio accelerare nè frenare sull'attività di M&A, voglio solo dire che il nostro focus totale è sull'integrazione del ramo di azienda di Ubi per dare il miglior servizio possibile alle realtà che presidieremo", ha detto interpellato nuovamente sul tema. 

In alcune aree della Lombardia, Bper diventerà la prima o la seconda banca grazie all'operazione condotta con Intesa. "La nostra attenzione in questo momento è focalizzata sulla valorizzazione delle persone. Nella Regione avremo 360 sportelli e saremo vicini all'8% di quota di mercato per filiali. A Brescia arriveremo a detenere 100 filiali in tutto e a Bergamo poco meno di 90, un grande presidio ci sarà anche a Varese", ha illustrato.

Allo scopo Bper ha predisposto accanto a una Direzione già presente a Milano, altre direzioni a Brescia, Bergamo e Varese. "Sono territori su cui la nostra banca era poco presente o addirittura assente. Il nostra mantra è essere presenti in maniera strutturata nei territori in cui operiamo: abbiamo 1.300 filiali diffuse in gran parte del Paese. C'è un impegno serio verso le famiglie e le imprese, per cui abbiamo aperto anche Centri impresa specializzati. Abbiamo investito molto nel Risparmio e messo tanto impegno nel mantenere nel nostro gruppo anche le fabbriche prodotto", ha aggiunto.

"Noi baseremo gran parte della nostra attenzione sulle persone che entreranno a far parte di Bper Banca. Questa e' la strada per mantenere un forte rapporto con la clientela: attribuiamo alla filiale un ruolo significativo. Per noi questa operazione ha molto senso ed e' una grande opportunita'".

Il Ceo di Bper ha spiegato che il nuovo piano industriale della banca che verrà presentato sl mercato nel 2021 sarà "stand alone". "Oggi - ha aggiunto il banchiere - aprire il tavolo a un'altra operazione senza avere chiuso questa è difficile e complesso per non dire impossibile. Poi visto il momento abbiamo un approccio aperto alle riflessioni ma in questo momento non c'è niente". Vandelli ha detto comunque che le parole di un azionista, come Unipol, sulla possibile fusione con Banco Bpm "sono importanti perchè nascondono un messaggio generale che è stato quello degli ultimi anni, a favore della crescita e dello sviluppo che abbiamo portato avanti: le vedo più come uno stimolo che come un'indicazione puntuale.  Anni fa avevamo 60 miliardi di euro di totale attivo, ora abbiamo raddoppiato questo dato a 120 mld anche grazie all'operazione" Intesa.

Stamattina è intervenuto anche il ceo di Banco Bpm Giuseppe Castagna, che ha sottolineato di essere "molto disponibile" per un'altra fusione

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