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Economia
Cairo ricompra la sede di Rcs da Blackstone per 70 milioni di euro complessivi
Urbano Cairo

Cairo raggiunge un accordo con Blackstone per ricomprare la sede di Via Solferino

La notizia, anticipata da Paolo Madron, è clamorosa, soprattutto perché arriva a solo due giorni dall’annuncio di Urbano Cairo di non voler procedere ad accantonamenti per la risoluzione della vicenda con Blackstone. Eppure, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, il patron di Rcs avrebbe trovato un accordo con il fondo americano con cui è in lite ormai da sette anni per la vicenda della cessione degli immobili di Via Solferino, storica sede del Corriere della Sera a Milano. Fonti qualificate riferiscono che nel consiglio di amministrazione in corso in queste ore, oltre ai 13 consiglieri del board avrebbero partecipato anche diversi avvocati, non soltanto appartenenti allo storico studio Bonelli Erede che segue le vicende dell’imprenditore di NovaraRcs ricompra da Blackstone l'immobile di via Solferino, la sede del Corriere della Sera ceduta dalla casa editrice al fondo Usa nel 2013. L'accordo raggiunto prevede un esborso per Rcs di circa 70 milioni di euro: 60 milioni per l'acquisto di via Solferino e 10 milioni a Blackstone a titolo di compensazione delle spese legali.  che tuteli Cairo da eventuali esborsi – se si escludono quelli per le spese legali – ed evita che la sentenza di New York del 25 luglio prossimo si trasformi in una mannaia per questo o quell’attore.

Brevemente la vicenda: alla fine del 2013, Rcs – gravata da un enorme bagaglio di debiti – aveva venduto a Blackstone l'immobile per 120 milioni di euro, con un patto di riaffitto da 10 milioni all’anni. Qualche anno dopo, nel 2018, Blackstone aveva ceduto per 300 milioni la sede del Corriere ad Allianz. Ma Cairo, sostenuto dall’avvocato Sergio Erede, aveva impugnato la vendita sostenendo che la precedente transazione fosse stata realizzata tramite “usura”. Un’offesa resa ancora più odiosa – per Blackstone – dal fatto che il suo fondatore Schwarzman è un ebreo e l’ingiuria è forse la più terribile per quel popolo tormentato nei secoli con questa accusa. Per questo, il fondo aveva fatto causa a Cairo chiedendo 600 milioni di risarcimento, 300 per la mancata vendita e 300 per i danni causati. Successivamente, le sentenze hanno di fatto dato ragione a Blackstone, perché agli inizi di giugno la corte di Milano, pur rimandando al foro di New York, non aveva ravvisato procedure incaute da parte di Blackstone. Né aveva ravvisato attacchi “temerari” da parte di Rcs. 

Il prossimo 25 luglio la corte di New York avrebbe dovuto pronunciarsi definitivamente. In molti pensano che difficilmente la sentenza sarebbe stata "tombale" per Cairo, ma anche che non sarebbe stato facile uscirne senza dover corrispondere qualcosa al fondo americano. 

Ora dunque la questione potrebbe definitivamente sgonfiarsi. Facile pensare che ci siano stati interventi esterni per fare da pacieri. Blackstone è un fondo sempre più attivo nel nostro Paese. Ad esempio, è protagonista dell’opa – finalizzata al delisting – con cui Edizione sta ricomprando le azioni di Atlantia. Ed è stata, insieme a Cdp e Macquarie, tra i protagonisti dell’acquisto delle azioni di Autostrade per l’Italia proprio dalla holding della famiglia Benetton. Difficile pensare che un soggetto così radicato nel nostro territorio possa avere qualche conflittualità con uno dei più importanti esponenti dell’imprenditoria in Italia. Dopo l'accordo il titolo è stato sospeso in Borsa per eccesso di rialzo.

Le reazioni a caldo

Urbano Cairo, Presidente e Amministratore Delegato di RCS, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti di aver raggiunto un accordo transattivo con Kryalos e Blackstone su tutti i contenziosi in corso e per l’opportunità di riacquistare la sede storica di Via Solferino. Accettiamo le decisioni del Tribunale Arbitrale e della Corte d’Appello, che hanno accertato la correttezza dell’operato di Kryalos e Blackstone e l’assenza di illeciti o malafede in relazione all’operazione del 2013. Conseguentemente, RCS dà atto che Blackstone o Kryalos non hanno posto in essere alcuna scorrettezza e si rammarica per il disagio causato dalla controversia. Infine, ringraziamo il dott. Claudio Calabi per il suo contributo al raggiungimento di questo accordo”.

Paolo Bottelli, Amministratore Delegato di Kryalos, ha dichiarato “Siamo sempre stati sicuri di aver agito con professionalità e nel miglior interesse dei nostri quotisti, e siamo soddisfatti dalla positiva soluzione di questa controversia”. Blackstone ha dichiarato “Siamo grati al collegio arbitrale di Milano e alla Corte d’Appello di Milano per aver confermato che Blackstone ha operato in modo totalmente corretto in relazione all’acquisto del 2013. Siamo soddisfatti che questa controversia sia ora risolta a beneficio dei nostri investitori”.

Soddisfazione anche nello studio BonelliErede per gli esiti della annosa vicenda seguita personalmente da Sergio Erede e che ha avuto momenti di tensione e di calma. Con l'accordo, come riferiscono fonti accreditate, nello studio sono convinti che - finalmente - si riporta la pace tra il fondo Usa e la casa editrice.

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