Carovita/ L'inflazione torna al 2010. Cala il carrello della spesa

L'inflazione scende per il sesto mese consecutivo e torna sui livelli del novembre 2010, frenano i prezzi del carrello della spesa che si svuola però (dice la Coldiretti) di carne e frutta. L'Istat certifica nuovi dati della crisi. I prezzi al consumo, spiega l'Istituto, registrano su base tendenziale un +1,7% e su base mensile un +0,3%. Per il Codacons l'andamento conferma "un crollo dei consumi senza precedenti e una caduta della domanda storica che tocca persino beni necessari come gli alimentari".
L'associazione dei consumatori ha calcolato che su base annua "passare dal 3,2 del settembre 2012 all'1,7 di oggi significa, per una famiglia di tre persone, un risparmio di 525 euro" e di 874 euro su base annua.
Per il Codacons è quindi "vitale scongiurare l'aumento dell'Iva dal 21 al 22% che vanificherebbe l'unica cosa positiva che questa crisi ha portato: un'attenuazione dell'inflazione". Il carrello della spesa è sempre meno caro. A marzo, afferma ancora l'Istat, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza aumentano dello 0,1% su base mensile e del 2% su base annua, in ulteriore rallentamento dal 2,4% di febbraio.
Per i prezzi dei prodotti a media frequenza di acquisto si registra un rialzo congiunturale dello 0,6% e un tasso tendenziale che sale al 2,0% (dall'1,8% di febbraio). Coldiretti spiega che il carrello e' meno caro perche' si e' svuotato dei prodotti base per l'alimentazione come la frutta (-4,2%), gli ortaggi (-3%) e la carne (che registra un calo delle macellazioni del 7%). Incidono anche i minori acquisti dei prodotti tipici della Pasqua (-10%) che avrebbero invece dovuto sostenere i consumi rispetto allo scorso anno quando la festivita' cadeva ad aprile.