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Economia
Cattolica, ok Borsa al nuovo Cda e alla bancassurance con Bpm fino al 2023

Cattolica  chiude una giornata positiva in borsa a 4,74 euro (+1,9%) dopo l'accordo con Banco Bpm (+4,04% a 2,29 euro) sulla prosecuzione della partnership nel bancassurance e dopo il via libera del cda al piano di rimedio Ivass, entrambi resi noti nella tarda serata di venerdì, dunque a mercati chiusi. Le due notizie eliminano sicuramente una componente di incertezza attorno alla compagnia, alla quale resta comunque da implementare la seconda tranche, da 200 milioni, di aumento di capitale sui complessivi 500 milioni richiesti dalla Vigilanza.

Per quanto riguarda la joint venture di bancassurance, Banco Bpm e Cattolica hanno dunque raggiunto un nuovo accordo sulla prosecuzione dalla stessa - dopo lo scontro degli ultimi mesi, nato dall'esercizio della call option da parte della banca per l'acquisto della quota del 65% detenuta dalla compagnia lo scorso 15 dicembre - e sui relativi diritti di uscita. La nuova intesa prevede, a fronte della rinuncia all'esercizio della suddetta call, il riconoscimento a Banco Bpm di una call option (originariamente fissata al 2033) per l'acquisto del 65% della jv, esercitabile nei primi sei mesi del 2023, ed eventualmente posticipabile dalla banca di sei mesi in sei mesi per tre volte sino 31 dicembre 2024.

Il corrispettivo? Gli own funds della joint venture (pari a circa 340 milioni, secondo Equita), gli eventuali utili fino alla data di trasferimento delle partecipazioni, una componente fissa pari a 60 milioni, eventuali 50 milioni nel caso in cui nei quattro anni successivi all'accordo non si verifichi un cambio del controllo dell'attuale primo azionista su Cattolica.

Secondo Equita, l'accordo è "positivo per Banco Bpm in quanto garantisce alla banca flessibilità strategica in chiave M&A ed elimina l'incertezza derivante da un eventuale scontro legale con Cattolica, ad un costo non molto lontano rispetto alle condizione dello scorso dicembre (circa 100 milioni in piu' rispetto agli own funds)". Dunque, ciò "sostiene l'appeal speculativo della banca e aumenta le probabilità di un deal con Bper, il cui primo azionista Unipol ha ultimamente ribadito l'interesse a valutare le opzioni per la creazione di un gruppo bancario piu' forte a condizione di essere il partner bancassicurativo della combined entity", conclude Equita, che assegna rating buy a Banco Bpm con target price a 2,5 euro e hold a Cattolica con prezzo obiettivo a 4,5 euro.

Il piano di rimedi Ivass, invece, prevede per Cattolica innanzitutto il ricambio dei componenti dell'organo amministrativo: "Correlativamente all'efficacia della trasformazione in spa e alla convocazione dell'assemblea degli azionisti per gli adempimenti di bilancio, il cda si presentera' dimissionario per consentire il rinnovo integrale dell'organo". Previsti poi una revisione della politica di remunerazione e apporti di liquidita' alle controllate non assicurative e al "Fondo H-Campus".

Inoltre la compagnia "procedera' alla dismissione del pacchetto di azioni proprie acquisito in sede di rimborso agli azionisti receduti nel termine massimo imposto dall'Ivass, in conformita' alle disposizioni legali e regolamentari applicabili. In particolare, provvedera' alla vendita del pacchetto azionario sul mercato". Infine in agenda ci sono il completamento del rafforzamento patrimoniale (seconda tranche da 200 milioni) e quello del governo societario e altre misure previste dal piano.

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