"Risotto insipido e discorso insulso: con Renzi a cena non ci tornerei"
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
IL PARADOSSO: RENZI L'EREDE DI BERLUSCONI/ "Se un imprenditore che votava Forza Italia fosse morto 10 anni fa e si fosse risvegliato per caso ieri sera in sala al The Mall, avrebbe sicuramente pensato di trovarsi a una cena organizzata da Silvio Berlusconi". L'ipotesi fatta da un ex imprenditore forzista (della prima ora) fatta ad Affaritaliani.it per descrivere "il perfetto stile rigoroso berlusconiano" dell'happening milanese dei Democrat calza a pennello per dare, a chi non è stato presente, un'immagine della serata di ieri. Quasi paradossale, visto che la cena è stata organizzata dal capo del principale partito nemico di Silvio Berlusconi. "Era tutto curato nei minimi dettagli", dice, "dalle luci tricolori alle tavole apparecchiate con i nomi dei partecipanti. E dai camerieri elegantissimi che accoglievano gli ospiti ai bicchieri di Ferrari che hanno aperto la serata come aperitivo". "Proprio come le cene che organizzava il Cavaliere. Sulla preparazione dell'evento, chiunque avrebbe potuto affermare che Renzi è l'erede di Berlusconi". "L'unico neo è stato un audio non perfetto: colpa di chi ha montato le casse, che sono state messe troppo in alto. In sala poi c'era qualcuno che non sentiva bene e sbadigliava", conclude. |
Allora è stato al The Mall alla cena di Matteo Renzi? Pausa piuttosto lunga e poi parte con un tono di disappunto (inaspettato, ndr): "Oddio, che brutta cosa mi dice". E ride. Addirittura, ma com'è andata? "Devo parlare sinceramente o...". Dica tutto ciò che vuole. "La platea non era di operai disperati, ma composta da gente esponente del mondo dell'imprenditoria e della finanza, di uno stending tendenzialmente elevato. Gente che, bene o male, fa il Pil italiano, crea posti di lavoro e dà stipendi". E quindi? "Beh, sono persone che a fine mese non hanno problemi di stipendio e che vogliono capire se proseguire o meno attività imprenditoriali in Italia. Tutta la platea, quindi, si sarebbe aspettata un messaggio meno demagogico e più concreto".
Massimo Gionso, consigliere delegato di CFO Sim, un gestore esperto, una vecchia volpe di Piazza Affari e dei mercati finanziari, non è assolutamente entusiasta di aver partecipato alla cena di finanziamento del Pd con gli imprenditori. Imprenditori che non erano soltanto lombardi, ma che secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, sono arrivati da tutto il Nord-Italia (Toscana ed Emilia Romagna comprese) per conoscere il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Peccato che, dopo le 10 domande concesse alla platea al termine di un discorso a braccio durato circa un'ora e mezza, il premier abbia concesso solo un paio di giri di selfie. Senza il canonico giro di tavolo. In questo Berlusconi, invece, era impeccabile nel salutare i propri ospiti, con tanto di battutina ad hoc. Mentre "Renzi ha piazzato solo un proprio parlamentare per tavolo".
E dire che il tutto, risottino giallo con sfoglia di parmigiano (pure insipido), manzo in salsa di speck e mousse di cioccolato, è costato ben 1.000 euro. Alla faccia, senza neanche una foto ricordo con i commensali di ongi tavolo. "Non ha fatto altro che ribadire, con una comunicazione simpatica e accattivante, concetti che ci sentiamo dire da mesi e mesi", continua quasi seccato Gionso.
E invece cosa avrebbe dovuto dire?
"Un imprenditore, come il sottoscritto, vorrebbe sentire un po' più di concretezza e meno demagogia".
Concetti concreti come?
"Il premier avrebbe dovuto dare dei segnali abbastanza forti su dove il governo ha intenzione di andare. Perché le parole non ci bastano più".
Può fare un esempio?
"La parola riforme, ad esempio, la sentiamo dire anche dalla bocca dei bambini. I bambini ormai parlano di riforme, ma io voglio sapere quali sono e dove il premier vuole arrivare. Di pressione fiscale, ne parliamo da anni, ma se l'ultimo intervento fiscale del governo è quello in cui aumentano le aliquote sui fondi pensione e pure in maniera retroattiva, vuol dire che proprio non ci siamo. Cos'è questo, parlare di fiscalità? Non è nient'altro che aggiungere un ulteriore balzello al Paese. Che poi Renzi sia molto bravo a fare battutine fra un argomento e l'altro per far ridere la platea e portare il discorso dove vuole lui, questo è un dato di fatto".
Ma...
"Ripeto, dalla serata di ieri non è assolutamente arrivato un messaggio concreto sulla prossima attività del governo . Renzi ha continuato invece con gli slogan della speranza. Slogan che ormai si prestano solo a ulteriori battute da parte di chi ascolta...".
Insomma, un Renzi molto obamiano, sia nella cena sia nel discorso...
"E' inutile che mi venga a dire per l'ennesima volta che l'Italia non va più a Bruxelles con il cappello in mano, quando invece sappiamo tutti che il governo ha dovuto assumere nella pubblica amministrazione ben 150 mila precari per fare un favore all'Ue. Ci son tante contraddizioni, che Renzi non ha assolutamente risolto. Se devo essere sincero, il giudizio sul Renzi mediatico è assolutamente positivo mentre è negativo invece quello sul Renzi dei contenuti".