Le reazioni/ La Cgil: preoccupano i tagli alla Sanità. Confindustria: avanti così
Restano critici i sindacati, come hanno ribadito oggi il segretario della Cgil, Susanna Camusso ("l'idea dei tagli e l'idea che non ci sia una compensazione diretta sul fondo sanitario del tagli dell'Irap sono cose che ci destano preoccupazione") e quello della Fiom, Maurizio Landini sulla legge di Stabilità. Il numero uno della Fiom ha sentenziato: "Meno sei miliardi di Irap... a tutti? O solo alle imprese che tengono i dipendenti? Facciamo un intervento pubblico a pioggia o lo diamo alle imprese che fanno investimenti e che non licenziano?". Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan in attesa di vedere il testo del ddl si è detta preoccupata per l'ipotesi di aumento della tassazione sui rendimenti dei fondi pensione, di cui si è parlato nei giorni scorsi. Mentre per Luigi Angeletti, leader della Uil, la legge di stabilità dovrebbe rappresentare "una svolta per l'economia del Paese", sottolineando come questa sia l'ultima occasione per uscire dalla recessione.
Il leader di Confindustria Giorgio Squinzi, che ieri ha parlato ieri di "realizzazione di un sogno" con l'eliminazione della componente lavoro dell'Irap e l'azzeramento dei contributi per un triennio per i neoassunti, oggi ha sottolineato come sia necessario "aprire una fase nuova" con una "stagione di sostanziose riforme, concrete ed efficaci per il rilancio del Paese". "Non c'è più tempo - ha detto - per attendere, per verificare, per far calcoli e compromessi. Occorre agire e farlo subito, fissando l'agenda su poche e chiare priorità da realizzare, sul serio".
Intanto, la Commissione Ue ha fatto sapere che non commenterà le leggi di stabilità presentata da Italia e Francia prima della pubblicazione dell'opinione formale. Lo ha detto il portavoce del commissario agli affari economici Jirki Katainen, dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi su una possibile procedura di infrazione all'Italia da parte dell'Europa. La scadenza per l'opinione della Commissione da presentare ai ministri finanziari è fine novembre, ma, come ha ricordato il portavoce, se l'esecutivo europeo ritiene che il progetto di bilancio contenga serie violazioni del patto di stabilità, in tal caso ha due settimane di tempo da domani per chiedere delle correzioni. "Non è scontato che la Commissione Ue dia il suo assenso. Ma difficilmente l'Europa potrà dare un giudizio negativo", ha detto a Rainews 24 il responsabile economico del Pd, Filippo Taddei.