Cina, stretta sulla carne bovina: dal 2026 dazi fino al 55% sull'import. Ecco che cosa c'è dietro la mossa di Pechino - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 11:14

Cina, stretta sulla carne bovina: dal 2026 dazi fino al 55% sull'import. Ecco che cosa c'è dietro la mossa di Pechino

Le nuove regole riguarderanno carne bovina fresca e congelata, con o senza osso. Le misure resteranno in vigore per tre anni, fino al 31 dicembre 2028

di Carlo Mannelli

Cina: da domani quote e dazi aggiuntivi 55% su bovino importato

La Cina imporrà a partire dal 1° gennaio 2026 misure di salvaguardia sulle importazioni di carne bovina, introducendo contingenti tariffari specifici per Paese e un dazio aggiuntivo del 55% sulle quantità che supereranno i limiti stabiliti. Le misure resteranno in vigore per tre anni, fino al 31 dicembre 2028.

Lo ha annunciato il Ministero del Commercio cinese (Mofcom), spiegando che la decisione arriva al termine di un’indagine avviata il 27 dicembre 2024, che ha accertato un significativo aumento delle importazioni di carne bovina negli ultimi anni e un “grave danno” all’industria zootecnica nazionale. Secondo Pechino, esiste una relazione causale diretta tra l’incremento dell’import e le difficoltà attraversate dal settore domestico, circostanza che giustifica l’adozione di misure di protezione temporanee.

Su raccomandazione del Mofcom, la Commissione tariffaria del Consiglio di Stato ha quindi deciso di applicare un dazio supplementare del 55% sulle importazioni di carne bovina che superano le quantità fissate nei contingenti, in aggiunta alle tariffe attualmente in vigore. Per le importazioni che rientreranno nei limiti stabiliti continueranno invece ad applicarsi le tariffe ordinarie.

Il meccanismo prevede che, una volta superata la soglia annuale prevista per ciascun Paese, il dazio aggiuntivo scatterà automaticamente a partire dal terzo giorno successivo. Le quote non utilizzate non potranno essere trasferite all’anno successivo, mentre i contingenti saranno ampliati gradualmente nel corso del periodo di applicazione delle misure.

Le nuove regole riguarderanno carne bovina fresca e congelata, con o senza osso, e interesseranno in particolare le importazioni provenienti da grandi esportatori come Brasile, Australia e Stati Uniti. Durante l’attuazione delle misure saranno inoltre sospese le clausole di salvaguardia sulla carne bovina previste dall’accordo di libero scambio tra Cina e Australia.

Il provvedimento prevede alcune esclusioni: resteranno fuori dalle misure le importazioni provenienti da Paesi o regioni in via di sviluppo con una quota inferiore al 3%, a condizione che il totale complessivo non superi il 9%. Tali esclusioni potranno tuttavia essere revocate negli anni successivi qualora le soglie previste vengano superate.

Un portavoce del Ministero del Commercio ha sottolineato che le misure sono state adottate in conformità con la normativa cinese e con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). L’obiettivo, ha spiegato, è quello di sostenere temporaneamente il settore nazionale senza limitare il normale flusso degli scambi. “Il mercato cinese resta aperto – ha aggiunto – e ci sono ampi margini di cooperazione con i partner commerciali”.