Clamoroso Fed, tapering non parte. Stimoli fermi a 85 miliardi al mese

Il programma di stimoli monetari della Federal Reserve resta immutato a
85 miliardi di dollari al mese a causa della disoccupazione ancora troppo elevata. Non e' partito quindi oggi, come prevedevano i mercati, il cosiddetto 'tapering', ovvero l'annunciata riduzione delle operazioni di acquisto di titoli di Stato e asset backed securities
La Federal Reserve ha mantenuto i tassi di interesse a un minimo storico tra lo zero e lo 0,25% e intende lasciarli a tali livelli finche' il tasso di disoccupazione non scendera' sotto il 6,5% e l'inflazione non verra' prevista sopra il 2,5% in un orizzonte di uno o due anni. Il Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, considera a tale proposito le previsioni di lungo termine sull'inflazione "ben ancorate" agli obiettivi.
La Federal Reserve ha tagliato le stime sul Pil degli Stati Uniti, che nel 2013 e' visto in crescita tra il 2% e il 2,3% (contro la forbice tra il 2,3% e il 2,6% calcolata lo scorso giugno) e nel 2014 in espansione tra il 2,9% e il 3,1% (contro la forbice tra il 3% e il 3,5% calcolata lo scorso giugno).
Migliorano, in compenso, le previsioni sul tasso di disoccupazione, stimato tra il 7,1% e il 7,3% nel 2013 (tra il 7,2% e il 7,3% secondo le previsioni di giugno) e tra il 6,4% e il 6,8% nel 2014 (tra il 6,5% e il 6,8% a giugno).
La politica fiscale Usa sta frenando la crescita e una restrizione delle condizioni finanziarie osservate negli ultimi mesi, se prolungata, potrebbe rallentare il miglioramento delle condizioni dell'economia e del mercato del lavoro. E' il monito lanciato dalla Federal Reserve al termine del direttivo di politica monetaria alla vigilia di un nuovo braccio di ferro tra Casa Bianca e Congresso sull'innalzamento del tetto del debito.
RECORD DELLA BORSA DI NEW YORK - Wall Street chiude in rialzo spinta dalla Federal Reserve, che ha rinviato il temuto depotenziamento del programma di acquisto titoli da 85 mld al mese per stimolare l'economia. L'indice Dow Jones, dopo aver toccato il record storico, chiude in progresso dello 0,95% a 15.677,10 punti, il Nasdaq avanza dell'1,01% a 3.783,64 punti mentre lo S&P 500 chiude in rialzo dell'1,22% a 1.725,49 punti.