L'ex Finanziaria non serve a nulla. Confindustria vede la ripresa

In attesa dell'audizione in Senato, la Confindustria preannuncia al governo quello che sarà domani il giudizio di fondo di Giorgio Squinzi sulla legge di Stabilità, con la congiuntura flash di ottobre del Centro Studi di Confindustria: "La Legge contiene alcuni elementi positivi, ma manca della stazza necessaria a dar vigore al recupero della produzione e della domanda interna; queste hanno cominciato a salire, partendo da livelli bassissimi".
A preoccupare il Csc sono le tensioni politiche e la mancanza di una chiara maggioranza: "Il frazionato Parlamento italiano ha rinnovato la fiducia al Governo Letta, in una fase molto delicata per l'economia, ma la fibrillazione dei partiti rimane fonte di fragilità".
Tuttavia gli industriali intravvedono la luce in fondo dal tunnel della recessione pronosticando l'avvio "della ripresa nel semestre in corso e accelerazione in autunno". Confindustria conferma, quindi, le previsioni di crescita del Paese. I tecnici di Viale dell'Astronomia ricordano i dati del Pil nel secondo trimestre e l'anticipatore Ocse e riportano inoltre l'andamento positivo della produzione industriale a settembre (+0,4%) dopo il -0,3% di agosto. In agosto sono aumentati i volumi di fatturato (+0,8% su luglio) confermando il risveglio della domanda.
Tra i segnali positivi emerge la frenata del deterioramento del mercato del lavoro in Italia. Secondo Confindustria l'occupazione "inizia a stabilizzarsi". Le stime flash di ottobre rilevano che il numero di occupati è rimasto stabile nei mesi estivi; in agosto l'aumento dei disoccupati (+1,4%, a 3 milioni 127mila unità, massimo storico) è spiegato dall'espansione della forza lavoro (+0,2%). Ciò - osserva Confindustria - riporta il tasso di disoccupazione al 12,2% (+0,1 punti su luglio).