Economia
Coronavirus, il settore dell'abbigliamento è in pole per la riapertura

Far ripartire alcune attività prima della fine del lockdown, prorogato ancora fino al 3 maggio, è una delle ipotesi cui sta lavorando il Governo
Coronavirus, il settore dell'abbigliamento è in pole per la riapertura
Dopo il via libera del Governo a librerie, cartolerie e negozi di vestiti per l’infanzia, anche la moda potrebbe vedere presto la luce, magari già dalla prossima settimana, tra il 18 e il 20 aprile, come rende noto l'articolo pubblicato su PamBiancoNews.
Far ripartire alcune attività prima della fine del lockdown, prorogato ancora fino al 3 maggio, è una delle ipotesi cui sta lavorando il Governo per preparare gradualmente la fase 2. Tra le candidate a riaprire i cancelli, ci sarebbe in pole position la filiera del tessile-abbigliamento, insieme all’automotive e alla metallurgia.
Al momento si tratterebbe solo di ipotesi, da valutare anche con le parti sociali, ma qualcosa sembra muoversi dopo i numerosi appelli alle istituzioni di associazioni e federazioni moda nazionali sui rischi di un’inattività prolungata per il settore.
Il blocco, infatti, sta mettendo a repentaglio un comparto che vale quasi 100 miliardi di euro di fatturato, coinvolge oltre 65mila aziende e più di 600mila addetti. Alla luce di ciò, Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda, è intervenuto ieri a Tgcom24 chiedendo la riapertura in sicurezza delle fabbriche, della produzione, delle prototipie e delle tessiture, “per la tenuta di un sistema che, essendo stagionale, rischia di perdere completamente il 2020”.
In ballo ci sono gli ordini dell’autunno/inverno 2020-21, alcuni dei quali già cancellati, e la possibilità di presentare le collezioni primavera/estate 2021. Per quanto riguarda invece i negozi, e soprattutto i multibrand, Marenzi ha chiesto un’iniezione di liquidità immediata.
Studio anticipo apertura moda, automotive, metallurgia
Far ripartire alcune attività prima della fine del lockdown, magari già dalla prossima settimana, partendo da alcune filiere nelle quali il lavoro si può con più rapidità riorganizzare in sicurezza: è una delle ipotesi cui lavora il governo per preparare con 'gradualità' la fase 2. Tra le 'candidate' a riaprire i cancelli, secondo quanto si legge dal comunicato dell'ANSA, ci sarebbero le filiere della moda, l'automotive e della metallurgia. Al momento si tratterebbe solo di ipotesi, da valutare anche con le parti sociali.