Fisco/ Letta accelera sul taglio del cuneo. Costo del lavoro più basso per chi investe

Operazione costo del lavoro per Enrico Letta, per riuscire ad agganciare la ripresa che dovrebbe far capolino nel nostro Paese sul finire del 2013.
Dopo la delusione degli imprenditori per il mancato inserimento della deducibilità dell'Imu nell'ultimo decreto, il Governo mette infatti ora in cima all'agenda il taglio del cuneo fiscale alle imprese.
Un intervento sugli oneri sociali, ripetendo sulla falsariga quanto fatto dal governo Prodi nel 2006 in cui il Professore mise a disposizione di imprese e lavoratori 5 miliardi di euro, da attuare però in maniera selettiva. Non per tutti, cioè, accompagnato da altre misure come la detassazione degli utili reinvestiti.
La coperta, infatti, è corta: oltre ad aver agito in maniera integrale sull'Imu, il ministero dell'Economia deve trovare anche le risorse per neutralizzare l'aumento dell'Iva.
Per assicurare uno stimolo concreto all'economia, nella maggioranza si pensa di vincolare il taglio del cuneo, sotto forma di contributi sociali non previdenziali, a iniziative che possano avere effetti positivi sia sui profitti delle imprese sia sui risparmi delle famiglie e sia macro. Diverse, dunque, le proposte sul tavolo anche se la più accreditata è quella di accompagnare la sforbiciata del cuneo a una detassazione dei profitti reinvestiti. Lo scopo? Spingere le aziende ad investire e anche ad assumere, soprattutto quelle orientate all'export.