Economia
Credito: è nato Confidi Adriatico, Leone presidente
Ieri a Pescara, presso lo studio del notaio Balice, e' nato il Confidi Adriatico scpa (societa' cooperativa per azioni) dalla fusione tra Confidi Mutualcredito Pescara e Fidindustria Puglia Consorzio Fidi. L'atto notarile ha dato seguito alle deliberazioni delle assemblee straordinarie dei soci tenutesi, rispettivamente, il 3 dicembre 2015 a Pescara e il 7 gennaio 2016 a Bari. Il Confidi Adriatico, unico Confidi vigilato dalla Banca d'Italia in Abruzzo ed operativo nella "macro-regione adriatica" Abruzzo-Molise-Puglia, ha direzione generale a Pescara, presso la ex sede di Confidi Mutualcredito (in Via Ravenna n. 9) e sede legale a Bari, presso la ex sede di Fidindustria (in viale Amendola 172/5.) Il Confidi Adriatico aderisce a Federconfidi di Confindustria nazionale. Il presidente del Confidi Adriatico e' l'lng. Andrea Leone, imprenditore ed ex presidente di Fidindustria Puglia.
Il Consiglio di Amministrazione e' formato da 9 persone: 4 indicati da Fidindustria: Andrea Leone (presidente), Michele De Giorgio, Nicola Di Donna, Giuseppe Leopizzi; 4 indicati da Mutulcredito: Giorgio Di Rocco (vicepresidente), Fernando Pietrostefani, Pierino D'Orazio, Leopoldo De Lucia; 1, Bruno D'Intino, indicato dalle Banche sostenitrici. Il Collegio Sindacale e' composto da: Mauro Giorgino (presidente) indicato da Fidindustria, Costantino Candeloro, indicato da Mutualcredito e Mario D'Ovidio, indicato dalle banche sostenitrici. Il direttore generale e' Stefania Battaglini (ex Mutualcredito).
La Societa' di revisione e' la Kpmg spa. Questi, in paticolare, i numeri di Confidi Adriatico: numero soci imprenditori: 8.252; finanziamenti attualmente garantiti alle imprese socie: 270 milioni di euro; garanzie rilasciate a favore dei soci: 178 milioni di euro; patrimonio netto: 13.800.000,00 euro; patrimonio di vigilanza: 13.500.000,00 euro; numero banche convenzionate: 32 numero dipendenti: 25. Questi - secondo Confidi Adriatico - i vantaggi per i soci imprenditori: maggiore possibilita' di accesso al credito bancario; maggior numero di prodotti e di servizi finanziari a disposizione; condizioni economiche piu' convenienti nella relazione Banca-Impresa-Confidi. Tutto cio' e' possibile grazie all'ottenimento dei seguenti risultati dal processo di fusione: rafforzamento del patrimonio del confidi Adriatico perche' oltre a mettere insieme i patrimoni dei due ex confidi, e' in corso la ricapitalizzazione con il collocamento di 5 mln di euro di a.p.c. (azioni di partecipazione cooperativa); efficientamento della nuova struttura con risparmio di importanti risorse economiche di gestione; gestione di nuove e piu' importanti risorse pubbliche regionali destinati ai soli confidi vigilati.