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Economia
Crescita dividendi, Italia al top Ue. Enel e Terna trainano la corsa

Nel 2019 i dividendi nel mondo hanno toccato un nuovo record di 1.430 miliardi di dollari e l'Italia è con l'Olanda il Paese europeo ad aver registrato l'aumento maggiore. Secondo il Janus Henderson Global Dividend Index, l'aumento del monte cedole è stato del 3,5% (+5,4% rettificando il dato soprattutto con le oscillazioni valutarie e i dividendi straordinari). 

Secondo l'indice elaborato dalla società di asset management, in Italia i dividendi complessivi sono saliti del 6%, mentre la crescita "rettificata" e' stata dell’8%. Dal punto di vista settoriale, la crescita mondiale più sostenuta è attribuibile al settore petrolifero, dove i dividendi sono saliti del 10%, mentre nel settore delle telecomunicazioni le distribuzioni sono scese. 

In Italia, sempre a livello settoriale, si è registrato un incremento delle distribuzioni soprattutto da parte delle società del settore trasporti e dei servizi di pubblica utilità: nel primo caso grazie all'acquisizione da parte di Atlantia della spagnola Abertis, nel secondo per il forte incremento di Enel e Terna.

Nel mondo il solo quarto trimestre è risultato in linea con la tendenza annuale, con una crescita rettificata del 4,8%. In generale nel 2019 l'aumento - comunque inferiore a quello dell'anno precedente - è stata trainato da Nord America, mercati emergenti e Giappone mentre Europa e Regno Unito sono rimasti indietro rispetto alla media globale. Janus Henderson prevede una crescita rettificata nel 2020 del 4%, per 1.480 miliardi di dollari, un aumento del dato complessivo del 3,9% rispetto al 2019. Negli ultimi dieci anni, i dividendi distribuiti su scala globale hanno totalizzato quota 11.400 miliardi di dollari, con una crescita del 97% (7% all'anno).

Dal 2009 ad oggi, i dividendi in Nord America sono aumentati del 136%, secondi solo al Giappone, e hanno contribuito per meta' della crescita dei dividendi in dieci anni. Nel 2019, le distribuzioni sottostanti negli Stati Uniti sono salite del 6,8%, toccando la cifra record di 490,8 miliardi di dollari, per quanto la crescita sia stata più lenta nel secondo semestre rispetto alla prima parte dell'anno.

Il principale fattore di crescita è stato l'aumento dei dividendi a doppia cifra da parte di quasi ogni istituto bancario. I dividendi delle banche americane sono raddoppiati negli ultimi cinque anni soltanto, un risultato migliore di ogni altro settore. I dividendi in Canada nel 2019 sono cresciuti piu' rapidamente rispetto agli altri Paesi sviluppati, in aumento del 9,5% in termini sottostanti fino alla cifra record di 43,8 miliardi di dollari, in particolare grazie al settore bancario ed energetico.

Per il Giappone è stato il quinto anno consecutivo di una crescita dei dividendi record su scala globale, mentre gli altri Paesi in Asia hanno risentito del rallentamento della crescita economica mondiale e degli effetti delle tensioni sul fronte commerciale. La Corea del Sud ha riportato il risultato peggiore, mentre a Taiwan circa il 66% delle aziende ha tagliato il dividendo. I dividendi in Australia sono scesi del 3,3%, rettificati per il consistente dividendo straordinario di BHP e Rio Tinto.

Il 20% delle aziende australiane ha tagliato i dividendi nel 2019, e il settore bancario e' sembrato particolarmente vulnerabile. Singapore e Hong Kong hanno riportato una crescita positiva, sebbene a Hong Kong sia aumentato il numero di aziende che hanno ridotto i dividendi. In Cina, il forte aumento di Petrochina ha fatto salire il totale del 4,4%, altrimenti i dividendi cinesi risulterebbero stabili e, come in Australia, con distribuzioni insolitamente in calo del 20%.

Nel complesso, le distribuzioni nei mercati emergenti sono aumentate grazie al netto incremento delle distribuzioni in Russia. Negli ultimi dieci anni i dividendi in Europa sono cresciuti piu' lentamente che in altre regioni, anche se, essendo una regione a piu' alto rendimento, c'e' meno spazio per una crescita dei dividendi. Nel 2019 le distribuzioni europee sono scese del 2% a quota 251,4 miliardi di dollari, tuttavia cio' e' dovuto principalmente alla brusca svalutazione dell'euro rispetto al dollaro Usa.

La crescita sottostante e' stata del 3,8%, leggermente inferiore alla media globale, con ampie divergenze tra Paese e Paese. Da segnalare che in Europa, la Francia e' stato l'unico Paese europeo a registrare distribuzioni record, mentre la Germania e' stata la piu' debole tra i grandi Paesi, ma il fanalino di coda e' stato il Belgio poiche' Anheuser Busch ha dimezzato le distribuzioni. Nel Regno Unito, la crescita complessiva e' stata incrementata dai dividendi straordinari di Rio Tinto e BHP, mentre la crescita sottostante e' stata del 2,9% soltanto, inferiore alla media globale. 

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