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Economia
Creval,soci bocciano l'Opa francese.Con l'Agricole 350 milioni di dote fiscale

I 10,50 euro per azione messi sul tavolo dai francesi dell’Agricole? Non sono adeguati. Il consiglio di amministrazione del Credito Valtellinese ha preso atto delle posizioni rese note da parte di alcuni azionisti, anche attraverso lettere indirizzate ai vertici della banca oltre che ai consiglieri, che “non ritengono adeguato il corrispettivo offerto da Credit Agricole Italia pari a 10,50 euro per azione, sottolineando allo stesso tempo come il titolo Creval, nel periodo successivo all'annuncio dell'Opa, abbia "negoziato sul mercato a premio rispetto al corrispettivo d'offerta".

E' quanto si legge in una nota della banca di Sondrio, in cui si spiega che il Cda, nella riunione che si è tenuta ieri sera, ha preso atto dell'attività svolta finora dagli advisor finanziari e legali incaricati dalla banca - BofA Securities, Mediobanca - Banca di Credito Finanziario, Intermonte e lo Studio Legale Cappelli Rccd - in relazione all'Opa volontaria promossa dai francesi. 

In particolare, “ai consiglieri sono state illustrate dagli advisor le considerazioni preliminari sull'offerta, che costituiranno la base dei prossimi adempimenti di spettanza della banca, la quale si esprimerà sulla stessa nelle tempistiche, con gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge”.

Tra gli aspetti indicati in via preliminare dagli advisor al board, c'è anche quello relativo al “potenziale beneficio, che si è concretizzato successivamente all'annuncio dell'opa, attualmente stimato in circa 350 milioni, relativo alla possibile conversione in crediti fiscali delle imposte differite attive (Dta, deferred tax asset, ndr) nel contesto di un'operazione di aggregazione con Credit Agricole Italia”. 

Il consiglio di amministrazione, anche alla luce delle attività svolte dagli advisor, assicura che “continuerà a operare con l'obiettivo di creare valore per tutti gli azionisti, non trascurando alcuna opzione strategica e valorizzando i risultati raggiunti dalla banca, riservandosi di effettuare ogni valutazione sull'Opa a seguito della pubblicazione del documento di offerta”.

Gli advisor, secondo la nota, hanno anche evidenziato la capacità del Creval di anticipare alcuni target del suo piano "con una diminuzione di circa il 50% delle esposizioni deteriorate al 30 settembre 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed un NPE ratio lordo del 6,4% al 30 settembre 2020, diminuito di 490 punti base nel medesimo periodo". Gli advisor hanno messo in risalto che la banca ha un Cet1 fully loaded del 18% a fine settembre 2020, sopra la media di settore e sopra il target Srep dell’8,5%.

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