Crisi gas, Cingolani: "Stoccaggi pieni, ma i prezzi rimarranno alti"

Crisi gas, Cingolani: "Senza rigassificatore di Piombino è un suicidio"

La crisi energetica sta mettendo in ginocchio il Paese, ma c’è ancora speranza. A tal proposito, ha parlato il ministro per la transizione ecologica Roberto Cingolani.

“Sull'entrata in funzione del rigassificatore di Piombino sicurezze non ne ho”, dichiara il ministro. “Spero che tutti si rendano conto che la sicurezza nazionale dipende da quello. Se avremo la nave rigassificatrice e non riusciremo a usarla, sarà un suicidio. C'è un problema nimby, (proteste di una comunità locale, ndr), e qualcuno dovrà prendersi la responsabilità. Io sono stato chiaro: la nave resterà lì 3 anni, poi la sposteremo in un sito non invasivo”, ha chiarito poi Cingolani.

Recentemente il ministro, proprio parlando dell'emergenza energetica, aveva spiegato che i timori economici-inflattivi per il costo e quelli sulle quantità di gas, sono piuttosto diversi, dicendo che in Italia “in questo momento stiamo esportando”. Oggi ci sono oltre 40 milioni di metri cubi di gas per gli stoccaggi e tra i 18 e i 20 milioni esportati", garantendo, dunque, un inverno “coperto”.

E proprio “sull’inverno tranquillo”, Cingolani spiega: “Abbiamo messo in sicurezza il Paese, dovremmo fare una stagione invernale tranquilla. Gli stoccaggi sono pieni. Avremo problemi sui prezzi, ma se il 20 ottobre si conclude bene sul price cap, avremo risolto la situazione. Purtroppo non toglieremo la sofferenza a famiglie e imprese".

"Il price cap”, spiega il ministro, “si configurerà come un intervallo entro il quale il mercato TTf potrà variare senza picchi assurdi. E in Europa credo che si possa giungere a una conclusione, un compromesso, che possa limitare i costi”.

“Avevamo proposto il price cap mesi fa. La Commissione europea è stata lenta, poi ha accelerato. Speriamo anche che la guerra finisca”, conclude Cingolani.