Dazi, Trump divora la pasta italiana e studia tariffe al 107%. L'ambasciata si muove per ottenere una riduzione - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 12:31

Dazi, Trump divora la pasta italiana e studia tariffe al 107%. L'ambasciata si muove per ottenere una riduzione

Sulla pasta italiana potrebbe arrivare un mega dazio Usa del 107%, ma l'ambasciata del nostro Paese per ottenere una sensibile riduzione

Dazi sulla pasta in arrivo, l'ambasciata italiana corre ai ripari 

Sulla pasta italiana potrebbe arrivare un mega dazio Usa del 107%, ma l'ambasciata del nostro Paese, fanno sapere fonti informate, è al lavoro per ottenere una sensibile riduzione. Se confermata infatti, l'imposizione di tariffe cosi' elevati rischierebbe di limitare l'accesso al mercato statunitense per le aziende italiane interessate (secondo i dati del Dipartimento del Commercio l'export di pasta italiana negli Stati Uniti nel 2024 relativo alle categorie merceologiche oggetto di indagine si aggira intorno ai 500 milioni di dollari).

Il Dipartimento del Commercio americano ha accusato le aziende italiane del settore di dumping e imposto una tariffa del 91,74%, in aggiunta al 15% gia' in vigore, facendo salire l'imposizione complessiva a quasi il 107%: questa tariffa potrebbe entrare in vigore da gennaio 2026. Il Dipartimento del Commercio ha avviato gia' nel 1995 indagini antidumping e anti sussidio sulle importazioni di alcuni tipi di pasta provenienti dall'Italia. Entrambe le indagini si sono concluse con l'imposizione di dazi compensativi sulle esportazioni dall'Italia nel 1996, che sono tuttora in vigore e vengono rivisti di anno in anno.

Per quanto riguarda i dazi antidumping, è attualmente in corso la revisione amministrativa per il periodo 1/07/2023-30/06/2024, che a conclusione della fase preliminare il 4 settembre scorso ha visto un'impennata del margine di dumping medio dal 12,09% al 91,74%. Il Dipartimento del Commercio ha infatti stabilito nelle decisioni preliminari - in base alla regola "adverse facts available" - che le aziende italiane selezionate quali "mandatory respondents" La Molisana e Garofalo avrebbero praticato un margine di dumping medio pari al 91,74%. Se confermato, tale margine, in base alla normativa di riferimento, verrebbe applicato anche alle altre 11 aziende italiane che hanno chiesto di partecipare alla revisione amministrativa annuale