Def, al via la settimana decisiva: in programma 10 miliardi di tagli

Al via la settimana del Def. Il documento sara' presentato oggi al consiglio dei Ministri, che si terrà a Palazzo Chigi alle 13,30, in vista dell'approvazione finale in programma per venerdì. Successivamente passera' alle Camere per la risoluzione parlamentare ed entro il 30 aprile dovra' essere trasmesso a Bruxelles.
Secondo quanto trapelato dal ministero dell'Economia, il Def prevede per il 2015 una crescita dello 0,7-0,8% e un rapporto deficit/pil al 2,6%. Il governo punta poi ad utilizzare la clausola di flessibilita' sulle riforme e ad ottenere dalla spending review circa 10 miliardi nel 2016. L'obiettivo e' disinnescare quest'anno le clausole di salvaguardia che comporterebbero un aumento di Iva e accise per 16,8 miliardi. Infine, il pareggio di bilancio, previsto al 2017, potrebbe slittare ulteriormente di uno o due anni.
Era stato lo stesso premier, Matteo Renzi, ad assicurare che nel Def "non esiste nel modo piu' categorico che ci sia un aumento delle tasse" e a garantire che "l'Iva nel 2016 non aumentera'".
Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan invece in un'audizione alla Camera qualche giorno fa ha sottolineato che il Def avra' un'impostazione espansiva "ma nei limiti doppi di mercato e delle regole che dobbiamo rispettare". "Saremo - ha affermato - il piu' espansivi possibili ma in modo selettivo a sostegno di occupazione e degli investimenti a livello locale". Nel Def "stiamo definendo un quadro di finanza pubblica e di crescita che rimane espansivo nel rispetto dei vincoli sia di mercato, per il finanziamento del debito, sia istituzionali, per le regole europee".
Quanto all'eventuale utilizzo della clausola sugli investimenti nell'arco del 2016, il ministro ha ribadito che "il Def e la legge di stabilita' dell'anno scorso erano gia' espansivi, a partire da quest'anno ci sono nuove clausole. Noi in ogni caso utilizzeremo i margini che le regole ci danno".