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Economia
Delrio, le Autostrade del Mare per la crescita della portualità nazionale.

Passa per le Autostrade del Mare lo sviluppo sostenibile della portualità italiana. Ne è convinto Graziano Delrio, ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, secondo cui la via per raggiungere quest’obiettivo è l’utilizzo delle autostrade del mare su cui il governo ha investito 350 milioni di euro nel biennio 2018-2019. E’ quanto ha affermato a Civitavecchia il ministro nel suo intervento su questo tema e sugli incentivi agli armatori per lo sviluppo della mobilità combinata strada-mare, promosso dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. “Le Autostrade del Mare -ha spiegato Delrio- rappresentano una grande risorsa e una strategia necessaria per garantire una crescita sostenibile non solo dell’Italia, ma anche dell’Europa. Grazie alla rete trans-europea sono state risparmiate 680 mila tonnellate di CO2, equivalente alle emissione annue di una città di un milione di abitanti. Al riguardo si è aperta una nuova fase di negoziazione a livello europeo per garantire il riconoscimento degli incentivi solo a quei paesi che contribuiscono a una reale diminuzione dell’inquinamento e della congestione sulle strade”. La rete delle Autostrade del Mare prevede la creazione di un efficiente sistema di trasporti marittimi capace di accrescere l’efficacia e la competitività della modalità di trasporto intermodale, con un fattivo dialogo strada-mare. Una soluzione sostenibile, pensata per ridurre il congestionamento della rete stradale. E che va pertanto inserita nel più alto contesto della piattaforma logistica nazionale in quanto c’è bisogno di una regia e di un coordinamento. “Si conferma il trend positivo dello sviluppo delle Autostrade del Mare -commenta Francesco Maria di Majo, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale- più elevato rispetto a quello relativo ai container. In Italia, il progetto può contare sulla presenza di numerosi porti che si trasforma in un’ulteriore opportunità di crescita”. Proprio nell’ambito della rete trans-europea, il porto di Civitavecchia e quello di Barcellona sono stati gli unici a beneficiare, lo scorso dicembre, del finanziamento Ue selezionato all’interno della call Cef Transport "Blending” del 2017, dedicata proprio a progetti finalizzati a produrre benefici ambientali e sociali, oltre che ad attirare ulteriori investimenti dal mercato finanziario e del credito. Il progetto condiviso da Italia e Spagna è “BClink: Mos for the future”, nato per integrare le catene logistiche dei due porti nell’ambito delle Autostrade del Mare e del valore complessivo superiore ai 21 milioni di euro. “Il progetto -racconta di Majo- prevede la realizzazione di un nuovo molo sia nel porto di Civitavecchia che in quello spagnolo”. L’iniziativa interessa anche la Sardegna perché la rotta prevede uno scalo a Porto Torres. “Le Autostrade del Mare -ha poi sottolineato- non devono iniziare e finire all’interno dei porti. La rilevanza strategica di questo progetto è proprio legata alla capacità di aprirsi all’esterno, ad esempio, attraverso il collegamento con la linea ferroviaria. Auspico, quindi, che sia presto ripristinata la linea Civitavecchia-Orte per favorire lo sviluppo del progetto, con un’importante apertura verso il corridoio scandinavo”. L’anno appena iniziato si presenta ricco di sfide per l’Autorità guidata da di Majo. Dopo un 2017 che ha visto, tra le altre cose, il finanziamento del progetto BClink e l’accordo con l’Autorità del Mar Adriatico Centrale che ha sancito la nascita del corridoio Tirreno-Adriatico, i prossimi mesi vedranno un intenso lavoro finalizzato ad accrescere la competitività del porto e la sua attrattività agli occhi degli armatori. Tra le priorità, oltre alla tematica ambientale, anche le attività finalizzate a migliorare il transito di merci e persone, con interventi in tema di viabilità e linee ferroviarie.   

 

 

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dj maioportocivitavecchiastrada-mare





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