Economia
Diasorin, malumori tra i fondi. Da Allianz a Morgan Stanley: agli investitori non piacciono i maxi stipendi e bonus dei vertici
I dettagli del verbale dell’assemblea degli azionisti dello scorso 28 aprile

Diasorin, bufera sui compensi ai vertici: ecco chi ha votato contro
Non sono proprio piaciuti ai fondi internazionali ma anche a qualche italiano gli stipendi e bonus già erogati nel 2024 e quelli previsti per l’anno in corso per il consiglio d’amministrazione di Diasorin, la grande società quotata di diagnostica controllata dalla famiglia torinese Denegri (attraverso la loro holding Finde e la controllata Investimenti e Partecipazioni), presieduta da Michele Denegri e guidato dall’amministratore delegato Carlo Rosa.
Lo si scopre leggendo il verbale dell’assemblea degli azionisti dello scorso 28 aprile nel corso della quale i primi punti all’ordine del giorno, relativi all’approvazione del bilancio del 2024 e alla distribuzione del dividendo, sono passati a larghissima maggioranza. Non è avvenuto così, invece, per i punti 2.1 e 2.2 relativi alla “Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti”. I voti a favore sono stati portati da 66,7 milioni di azioni, apri all’84,5% dei partecipanti al voto, ma i contrari sono stati soci portatori di oltre 12,1 milioni di titoli (15,4% dei partecipanti al voto).
Tra i contrari i rappresentanti dei fondi Allianz, Amundi, Aviva, Axa, BlackRock, Bridgewater, Dws, Eurizon e Fideuram (Intesa Sanpaolo), Fidelity, Franklin Templeton, Invesco, JP Morgan, Mercer, Morgan Stanley, Nordea, Schroder, State Street, T. Rowe Price, Ubs e Vanguard. Il dissenso è cresciuto a 12,3 milioni di azioni (15,6% del capitale votante) quando s’è trattato di votare il piano di incentivazione “Equity Awards Plan 2025-2028” che è stato provato dall’84,3% dei soci partecipanti.
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