Economia
Disoccupazione, il tasso scende all'11,5% a febbraio. Lo dice l'Istat
Quella giovanile è ai minimi dal 2012 (35,2%)
Cala la disoccupazione a febbraio con quella giovanile che scende ai minimi dal 2012. Lo rende noto l'Istat precisando che il tasso di disoccupazione si attesta all'11,5% (-0,3 punti percentuali). Il calo nell'ultimo mese interessa sia la componente maschile (-2,4%) sia quella femminile (-3,0%). In crescita, invece, la stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni nell'ultimo mese (+0,4%, pari a +51.000). L'aumento si concentra tra gli uomini, mentre calano leggermente le donne e coinvolge tutte le classi di eta' ad eccezione degli ultracinquantenni. Il tasso di inattivita' e' pari al 34,8%, in aumento di 0,1 punti percentuali su gennaio.
Forte calo per la disoccupazione giovanile che a febbraio tornai ai livelli del 2012, scendendo di 1,7 punti percentuali, attestandosi al 35,2%. L'incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di eta' e' pari all'8,9% (cioe' meno di un giovane su 10 e' disoccupato). Tale incidenza risulta in calo di 0,7 punti percentuali rispetto a gennaio. Il tasso di occupazione rimane stabile, mentre quello di inattivita' cresce di 0,7 punti. Stabili, invece, gli occupati che a febbraio sono invariati rispetto a gennaio, mantenendosi su livelli prossimi a quelli dei quattro mesi precedenti. Nell'ultimo mese cresce il numero di donne occupate e cala quello degli uomini.
L'occupazione aumenta tra gli ultracinquantenni e diminuisce nelle restanti classi di età. Sale il numero di lavoratori a termine, mentre calano i lavoratori a tempo indeterminato e restano stabili gli indipendenti. Il tasso di occupazione e' stabile al 57,5%. Nel periodo dicembre-febbraio si registra una lieve crescita degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,1%, pari a +14.000), determinata dall'aumento dei dipendenti a termine. L'aumento riguarda le donne ed e' particolarmente accentuato tra gli ultracinquantenni.
Su base annua, a febbraio si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+1,3%, pari a +294.000). La crescita riguarda sia i lavoratori dipendenti (+280.000, di cui +178.000 a termine e +102.000 permanenti) sia in misura piu' contenuta gli indipendenti (+14.000). Aumenta il numero di occupati per entrambe le componenti di genere; la crescita e' particolarmente accentuata tra gli ultracinquantenni (+402.000) e in misura piu' contenuta tra i giovani 15-24enni (+15.000).