Draghi: situazione in Eurozona migliora, ripresa più avanti in 2013

Arrivano parole di ottimismo dal presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, per il quale la situazione economica dell'area euro "è migliorata" e la ripresa inizierà entro il 2013. "La frammentazione si è ridotta, e si sono verificati tentativi di stabilizzazione", ha detto Draghi intervenendo ad un convegno a Berlino.Il presidente della Bce ha inoltre ribadito l'attesa di una ripresa che dovrebbe iniziare "più avanti nell'anno".
Proprio per questo Draghi ha avvertito che il piano antrispread della Bce (Omt) "è necessario ora più che mai": mentre "vediamo potenziali cambiamenti della linea di politica monetaria in altre giusrisdizioni, con l'incertezza che a questo si associa nell'economia globale integrata". Un chiaro riferimento ai segnali inviato la scorsa settimana dalla federal reserve, la Banca centrale Usa, sulla possibile rimozione di alcuni stimoli chiave all'economia tra fine 2013 e inizio 2014.
Draghi ha poi spiegato che l'attuale contesto dell'area euro "continua a giustificare" una linea di politica monetaria "accomodante": da un lato "la stabilità dei prezzi è assicurata", dall'altro "vediamo alcuni segnali di stabilizzazione del clima di fiducia, anche se l'incertezza permane". Così, proprio la linea espansiva della politica sui tassi, assieme ai miglioramenti dei mercati finanziari "sosterranno una ripresa più avanti nell'anno".
"La Bce non agira' per comprimere gli spread artificialmente", ha però chiarito Draghi, sottolineando che i differenziali "dovrebbero riflettere le sottostanti posizioni di bilancio".
La politica monetaria da sola, se non accompagnata dalle riforme strutturali, non e' sufficiente per assicurare una solida ripresa economica in Europa, ha ribadito ancora Draghi, secondo cui "la politica monetaria e' solo una piccola parte dell'agenda complessiva necessaria per una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro". Secondo il numero uno dell'Eurotower, "le riforme strutturali possono danneggiare alcuni interessi, ma rafforzano chiaramente l'efficacia, la competitivita' e l'equita' delle nostre economie".
"Il consolidamento di bilancio puo' essere fatto in modo piu' favorevole alla crescita attraverso un taglio delle spese improduttive, stabilendo credibili e dettagliati piani di bilancio a medio termine e abbassare il peso fiscale se sta danneggiando l'attivita' economica e la creazione di posti di lavoro in particolare". "Un'uscita dalla posizione di politica monetaria accomodante e' ancora distante" ha affermato il presidente della Bce, sottolineando come "l'inflazione e' bassa" e "la disoccupazione ancora alta".