Cina e Russia affossano le Borse Ue. Milano la peggiore
Giornata nera per le Borse europee tra timori per la crescita globale, con la fuga dagli emergenti e nuovi scossoni sulle valute: l'indice Stoxx 600, che contiene i principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, ha ceduto il 2,01%, che equivale a 162 miliardi di euro di capitalizzazione 'bruciati' nella seduta.
I timori sull'economia cinese e sulle difficoltà degli emergenti (Russia in primis) mandano ko le Borse europee, che chiudono sui minimi di seduta penalizzate anche dall'apertura in forte calo di Wall Street (-1,2% il Dow Jones alle ore 17 e 30 italiane di giovedì). Milano è la peggiore del Vecchio Continente con il Ftse Mib in rosso del 2,64%, depresso da Prysmian (-4,6%), Mediolanum (-4,7%) e Buzzi (-3,8%) che paga l'esposizione sulla Russia. Vendite su tutto il comparto bancario mentre si salvano soltanto le società sotto Opa come Ansaldo (+0,5%) e Wdf (+0,2%). Vendite meno accentuate anche sulle società dell'energia come Terna (-1,3%) e A2A (-1,3%). Sul resto del listino balza Sorin (+6,1%) dopo che il Tribunale di Milano ha respinto il ricorso di alcuni creditori contro la fusione con l'americana Cyberonics. A New York, dopo il crollo di ieri, il petrolio recupera lo 0,3% con il Wti a 40,9 dollari al barile. Con la stretta Fed che sembra allontanarsi l'euro risale a 1,119 dollari (1,1121 ieri). Euro/yen a 138,3 (137,78). Dollaro/yen a 123,6 (123,89).
Una giornata con tutte le Borse azionarie in deciso ribasso, a partire da quella di Shanghai, non poteva che aumentare l'avversione al rischio e determinare qualche movimento di "fly to quality (ricerca della qualità)" sul mercato del debito sovrano dell'Eurozona. Si sono così leggermente ampliati gli spread tra i paesi "core" dell'area euro (Germania, in primis) e quelli periferici (Italia e Spagna). Un reazione, spiegano nelle sale operative, tecnicamente scontata. Lo spread Btp-Bund che stamattina aveva aperto a 119 punti ha terminato la seduta a 124, mentre quello tra Bonos spagnoli e Bund ha raggiunto quota 142.
I PESSIMI DATI USA - Il superindice del Conference Board sull'economia Usa a luglio ha segnato un calo dello 0,2% rispetto al mese precedente, dopo quattro mesi consecutivi di crescita. La flessione appare legata alla brusca discesa delle licenze edilizie. Gli analisti avevano previsto un incremento dello 0,2%. Le nuove richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti nella settimana del 15 agosto sono state 277mila, in rialzo rispetto alle 273mila della settimana precedente (dato rivisto al ribasso da 274mila). Gli analisti si aspettavano 271mila nuove richieste.