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Pallone d'Oro 2025 a Dembelé: l'ultimo prima dell'era Yamal - I 4 rivali tra Lamine e il record di Messi
Yamal chiude al secondo posto nella classifica del Pallone d'Oro: fenomeno dal talento smisurato, ma questo era l'anno di Ousmane Dembelè. Lo scenario dei prossimi anni invece suggerisce che...

Lamine Yamal - foto Lapresse
Pallone d'Oro 2025 a Dembelé davanti a Yamal
Poteva esserci un vincitore diverso da Ousmane Dembélé quest'anno nella classifica del Pallone d'Oro? Possibile, ma difficile. Il 28enne attaccante francese era reduce da uno storico Triplete con il Psg - Ligue 1, Coppa di Francia e Champions con il clamoroso 5-0 in finale contro l'Inter (dove lui fu straripante) - conquistato da attore protagonista. Due numeri giusto per rendere l'idea: 35 gol e 16 assist nelle 53 presenze stagionali. Il resto è filosofia del calcio. Punto.
Pallone d'Oro, Messi-Ronaldo e quei campioni che non lo hanno vinto
Non ha vinto un extraterrestre, ma un calciatore reduce da una grandissima annata sì. D'altronde il Premio di France Football teoricamente era nato per premiare il migliore della stagione non per forza il più forte in assoluto. Diciamoci la verità, nel quindicennio, monopolizzato da Lionel Messi (8 titoli) e Cristiano Ronaldo (5), quanti non avrebbe voluto assegnare il Pallone d'Oro almeno una volta a gente come Iniesta, Sneijder, Ribery, Drogba, Lewandowski, Salah... Tutti autori - chi prima e chi dopo - di stagioni clamorose come leader delle loro rispettive squadre di club o nazionali?
E grazie al cielo c'è stato tempo e modo per assegnarlo al Mozart del calcio, al secolo Luka Modric...
Apriamo una (veloce) parentesi: tutto questo senza dimenticare che - a cavallo tra gli anni '80 e '90 - non ebbero la gioia di essere incoronati campionissimi come Baresi, Maldini, Savicevic (quanto lo avrebbe stra-meritato il Genio...), Bergkamp, Mijatovic, Raul o Cantona. E fermiamo qui perché il discorso potrebbe essere lungo, portandoci lontano dal tema attuale.
Pallone d'Oro, Yamal sul sentiero di Messi - I 4 rivali tra Lamine e il record della Pulce
Torniamo a Demelè, meritato Pallone d'Oro 2025 e calciatore che, forse, verrà ricordato come l'ultimo prima dell'era Yamal. Il 18enne spagnolo quest'anno ha avuto l'unico torto di uscire sconfitto con il suo Barcellona da quell'incredibile semifinale di Champions a San Siro contro l'Inter (4-3 ai supplementari). Ma Lamine aveva incantato il mondo intero quella notte (e non solo quella notte ovviamente). Il suo talento smisurato è sotto gli occhi di tutti, non serve essere fini esperti di calcio per capirlo e apprezzarlo.
Scommettere su 5 o 6 Palloni d'Oro vinti da Yamal in carriera è troppo semplice (e così facendo raggiungerebbe o supererebbe CR7). Pensare che possa mettere nel mirino il trono di Messi non è utopia. Tutto fa pensare che sarà lui l'imperatore del calcio mondiale nei prossimi 15 anni. Rivali?
Il primo è senza dubbio Kylian Mbappè, a lungo ritenuto da tutti l'erede designato nell'era post-Messi e Ronaldo: è reduce da una stagione poco vincente con il Real Madrid (giusto la Supercoppa Europea e la Coppa Intercontinentale, capita persino ai blancos ogni tanto...), ma intanto ha segnato 31 gol (con 3 assist) in 34 partite e 7 centri li ha piazzati in Champions (eliminazione ai quarti contro l'Arsenal). 26 anni l'attaccante francese ha tempo e mezzi per trionfare.
Poi ci sarebbe il compagno di squadra e quasi coetaneo (25), Vinicius: il brasiliano però è chiamato a ritrovare quella centralità, nella squadra più vincente di Spagna e del mondo, che aveva proprio prima dell'arrivo di Mbappè. Comunque, in una stagione non luccicante come ci si attende da un top player come lui, ha chiuso con 22 gol e 19 assist.
Restiamo in casa Real Madrid (li chiamano Galacticos non per caso): Jude Bellingham è un centrocampista offensivo/trequartista che sa entusiasmare quando è in forma: il 22enne gioiello della nazionale inglese fa gol, sa liberare i compagni, ha forza fisica e capacità di puntare l'uomo per ambire al Pallone d'Oro
Il quarto incomodo? Erling Haaland. Forse il bomber classe 2000 del Manchester City non avrà gli sprazzi di classe pura, capaci di rubare gli occhi del pubblico, che sono nel bagaglio tecnico dei rivali, però segna come pochissimi su questo pianeta (nell'ultima Premier ha timbrato 34 volte il cartellino in 48 presenze), con una continuità pazzesca da diversi anni ormai (per la gioia di Guardiola e dei tifosi Citizen). Il suo vero limite forse è rappresentato dalla Nazionale: la Norvegia è cresciuta molto attorno a lui (chiedere agli azzurri sconfitti 3-0 a giugno), ma è difficile immaginarla in grado di vincere un campionato Mondiale o probabilmente neppure un Europeo...
PS. Probabilmente qualche altro rivale di Yamal lo scopriremo cammin facendo e, non avendo arti divinatorie, attendiamo che si palesi. Certo non bisogna essere novelli Nostradamus per predire un futuro da star al 19enne brasiliano Endrick. Ah sì giusto, pure lui del Real Madrid..