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Economia
Elkann fa meno profitti nel 2016.Ma Exor vale di più grazie a Cnh-Fca-Ferrrari

Exor chiude il 2016 con un calo dell'utile ma vede il Nav (net asset value) crescere e quindi conferma lo stesso dividendo pagato l'anno scorso. Nello specifico la holding della famiglia Agnelli ha archiviato l'anno con un Nat di 14,642 miliardi di dollari, in crescita del 9,6% dai 13,255 miliardi del 2015, mentre l'utile consolidato è passato da 744,5 a 588,6 milioni di euro per effetto di minori plusvalenze da cessioni, ad una maggior imposizione fiscale, ad un aumento degli oneri finanziari. Al 31 dicembre 2016 la posizione finanziaria netta del Sistema Holdings e' negativa per 3,424 miliardi, a fronte del saldo positivo per 1,336 miliardi di un anno prima per colpa degli investimenti effettuati per un ammontare complessivo di 5.519,4 milioni (di cui 5.415,5 milioni relativi all'acquisizione di PartnerRe), parzialmente compensati da vendite e rimborsi di attivita' finanziarie (+794,8 milioni) di cui 474,7 milioni relativi a Almacantar Group.

Exor, il cui consiglio di amministrazione ha quindi deciso di proporre il pagamento di un dividendo stabile a 0,35 euro per azione, con pagamento dal 21 giugno prossimo, prevede di chiudere il 2017 in utile anche alla luce dell'ottimismo espresso sull'andamento delle controllate più importanti dal presidente e amministratore delegato John Elkann. Il capostipite della famiglia Agnelli, nella consueta lettera inviata agli azionisti in vista dell'assemblea di approvazione del bilancio d'esercizio, ha innanzitutto sottolineato come Nav per azione sia "cresciuto del 9,6% nel 2016, una performance superiore del 4,3% rispetto a quella dell'indice MSCI World denominato in dollari (il nostro benchmark)", anche grazie al contributo positivo delle societa' quotate, a partire da "Cnh, il cui valore azionario e' aumentato del 25,5%, e da Ferrari, il cui valore azionario e' aumentato del 23,5%".

Quindi e' passato a parlare del grande investimento perfezionato un anno fa circa, l'acquisizione di PartnerRe, che, tra l'altro, ha gia' consentito di migliorare "significativamente" il flusso di dividendi in entrata "con un aumento del flusso di cassa ordinario netto di circa 6 volte rispetto all'anno precedente". La compagnia e' inoltre "passata dall'essere considerata preda di una possibile acquisizione al diventare un partner in grado di attrarre altre imprese di riassicurazione. Il miglior esempio di questo e' Aurigen, uno degli ultimi business di rilievo di riassicurazione Vita rimasti in Nord America, praticamente senza sovrapposizioni di clienti o di business con PartnerRe", scrive Elkann ricordando non solo i dati di bilancio della compagnia riassicurativa statunitense ma anche le recenti allocazioni di capitale nel settore immobiliare, come un progetto di sviluppo a Long Island City, New York, al fianco di Tishman Speyer, gia' partner degli Agnelli nell'acquisizione del Rockefeller Center.

Il maggior contributo alla crescita del Nav e' comunque arrivato dal settore automobilistico e per la precisione da "Cnh, Fca e Ferrari, le tre societa' forti e globali che sono emerse dalla trasformazione di un travagliato conglomerato italiano come Fiat SpA, grazie al talento unico di Sergio Marchionne. Il risultato di questa trasformazione e' evidente nel valore combinato di queste aziende che si e' moltiplicato di quasi sette volte tra il 1* marzo 2009 - quando Exor e' stata creata - e il 31 dicembre 2016". Se dell'amata Juventus sottolinea "il futuro brillante" e i risultati di bilancio e sportivi raggiunti l'anno scorso, Elkann riserva un passaggio corposo della lettera ad un'altra sua passione, l'editoria. Il numero uno di Exor sottolinea innanzitutto "l'operazione per integrare Itedi" con il Gruppo Editoriale L'Espresso della Famiglia De Benedetti", che creera' "Gedi, il leader italiano nel settore dell'informazione, nonche' uno dei piu' grandi in Europa, guidato da una manager di grande talento come Monica Mondardini".

(Segue...)

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