Enel, “Futur-e” è già il presente con la riconversione della centrale di Carpi - Affaritaliani.it

Economia

Enel, “Futur-e” è già il presente con la riconversione della centrale di Carpi

Camillocci: “Dialogo con il territorio, economia circolare e sostenibilità, le leve per raggiungere il nostro obiettivo”. Il sindaco: “motivo d’orgoglio"

Enel, concluso uno dei 24 processi di riqualificazione del progetto Futur-e

Il completamento del cantiere di riconversione dell’impianto di Carpi, nella frazione di Fossoli, è stato annunciato oggi presso la Sala del Consiglio Comunale di Carpi da Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel Produzione, alla presenza del Sindaco di Carpi Alberto Bellelli e dell’Assessore comunale alle Attività Produttive Simone Tosi.   

Il Sindaco ha sottolineato come sia un forte motivo di orgoglio sapere che a Carpi si sia conclusa la prima esperienza del progetto Future-e, aggiungendo: “Come ente locale abbiamo sostenuto la scelta del Gruppo Enel di dare un futuro all’ex centrale Turbogas trasformandola in polo logistico, anche per la grande attenzione riservata in questo progetto ai temi della sostenibilità ambientale e instaurando una preziosa e positiva collaborazione con il Comune”.  

“A Carpi abbiamo completato uno dei progetti di riqualificazione del nostro percorso Futur-e, lanciato per trovare nuovi utilizzi per le centrali che arrivano alla fine della loro vita utile da un punto di vista energetico – ha detto invece Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Enel Produzione – Dialogo con il territorio, economia circolare e sostenibilità sono le tre leve per raggiungere l’obiettivo: trasformare la dismissione di ogni sito in una nuova occasione di sviluppo e creazione di valore”.

Il progetto Futur-e

Futur-e, il programma di Enel oggi riconosciuto a livello internazionale come best practice in termini di sostenibilità e circular economy, mira alla riqualificazione di 23 centrali termoelettriche e di una ex area mineraria che hanno concluso o stanno per concludere il loro ruolo nel sistema energetico nazionale. Il settore energetico è profondamente cambiato, a causa della riduzione dei consumi, della crescita delle rinnovabili e dello sviluppo e della diffusione di soluzioni efficienti e, come sottolinea Luca Solfaroli Camillocci, Enel vuole essere “l’attore protagonista della transizione energetica”. Il Responsabile di Enel Produzione ha poi aggiunto ad Affaritaliani.it: “il mondo dell’energia sta cambiando in maniera importante, perché sempre di più lo sviluppo dell’energia rinnovabile fa sì che si produca e si consumi meglio l’energia. Noi come Enel ci siamo posti l’obbiettivo di essere il leader della transizione energetica investendo in maniera importante in tutto lo sviluppo del rinnovabile, proprio con l’obiettivo di arrivare entro il 2050 all’interezza della nostra produzione con fonte rinnovabile; inoltre ci siamo posti anche un altro obiettivo: dare un futuro nuovo a quelle centrali termoelettriche che proprio per la transizione energetica non producono più energia, dando anche un nuovo futuro al territorio che li ospita; per questo abbiamo lanciato il progetto Futur-e, che parte dall’ascolto del territorio. Principio cardine dello sviluppare nuove idee su questi impianti è il tema della sostenibilità e dell’economia circolare. C’è un grande patrimonio da valorizzare: le 23 centrali sono dislocate su tutto il territorio nazionale, hanno dimensioni differenti, alcune sono vicine al mare, alcune vicino alle città e altre in località industriali, ma tutte saranno sviluppate a partire da questa matrice comune, in ottica di sviluppo sostenibile ambientale, sociale ed economico”.

Camillocci,Enel:"Futur-e, ascolto del territorio e sostenibilità"

Centrale di Fossoli di Carpi: da impianto turbogas a innovativo hub logistico

Dove un tempo c’erano turbine e serbatoi, oggi sorge una struttura di 20mila metri quadri coperti dotata di aree esterne di stoccaggio, pronta ad ospitare uno dei due hub logistici del nord Italia del gruppo Enel. L’area in questione ha un’estensione complessiva di circa 76.000 metri quadri. L’impianto, entrato in esercizio alla fine del 1980, ha contribuito a garantire la sicurezza della rete elettrica nazionale coprendo il fabbisogno di energia in periodi di richiesta particolarmente elevata e in casi di emergenza. A partire dalla fine degli anni novanta, le mutate esigenze dello scenario energetico hanno causato una progressiva e significativa riduzione dell’utilizzo della centrale di Carpi. Enel Produzione ha quindi comunicato la decisione di cessare l’esercizio dell’unità di produzione elettrica installata, ricevendo via libera nel 2013 alla dismissione. Poi, nel 2017, è iniziato il cantiere della rinascita, che arriva oggi alla sua conclusione, completando così uno dei 24 processi di riqualificazione del progetto Futur-e e riportando il sito a una nuova vita in grado di generare valore per il territorio. Sostenibilità ed economia circolare sono le linee guida dell’intero processo di riconversione del sito: nella fase di progettazione è stato utilizzato un modello digitale (BIM) che raccoglie e rende disponibili informazioni e rappresentazioni 3D dell’intero ciclo di vita dell’opera, permettendo di gestire in maniera più efficiente e sostenibile il cantiere e il polo logistico. Grazie a demolizioni selettive sono state recuperate circa 3700 tonnellate di materiali metallici, oltre a rame e alluminio, e sono state riutilizzate sul posto 7000 tonnellate di calcestruzzo frantumato, trasformando così i materiali di risulta in nuove risorse. Tra le soluzioni sostenibili adottate per il polo logistico ci sono sistemi di recupero e gestione delle acque piovane, che vengono riutilizzate per pulizia piazzali e irrigazione. Per quanto riguarda l’aspetto energetico, l’intera illuminazione del sito utilizza tecnologia Led e la mobilità interna avverrà attraverso muletti e carrelli elevatori elettrici a zero emissioni.

Il sindaco di Carpi, in occasione della conferenza stampa ha chiosato: “Carpi vive un bel momento della propria storia che spero possa essere replicato all’interno di quello che sarà la pianificazione futura del nostro territorio”, aggiungendo ai microfoni di Affaritaliani.it: “La riqualificazione dell’ex centrale di Carpi significa per noi avere un luogo di potenziale degrado in meno sul territorio, significa una conversione importante e un esempio dal punto di vista della tempistica: un anno e mezzo dagli inizi dei lavori, un tempo quasi non italiano. Significa anche aver dimostrato che l’economia circolare all’interno di un progetto di riqualificazione può essere un elemento fondamentale: c’è stato un recupero importante di tutti i materiali, all’interno della filiera generale del cantiere. Significa nuovi posti di lavoro e un indotto importante, significa essere il punto di riferimento per il nord-est di questo Paese. Significa anche dire alle imprese che fanno innovazione e vogliono investire sul territorio che qui trovano amministrazioni pronte a correre per dare le opportunità e utilizzarle fino alla fine. Significa avere un esempio sul territorio e io ne vado molto orgoglioso”.

Belleli, Sindaco di Carpi:" Riconversione centrale, esempio sul territorio"