Ucraina, Scaroni: nessun impatto sul mercato del gas. Kiev ok per lo shale gas
"Abbiamo una posizione forte in Ucraina, dove siamo ancora nella fase esplorativa. Quando incontrai (lo scorso novembre, ndr) il presidente Janukovic fu per firmare un accordo per un'area nel Mar Nero (per l'esplorazione e sviluppo di un'area situata nel Mar Nero ucraino, ndr). Al momento non abbiamo una grande esposizione economica nel Paese, ma certamente l'Ucraina per noi è un'area di grande interesse. L'Ucraina ha disperato bisogno di gas e lì noi siamo impegnati nell'esplorazione sia di shale gas, sia di gas convenzionale". Lo ha spiegato Paolo Scaroni, amministratore delegato dell'Eni, al programma Quest means business dell'emittente americana Cnn.
"Non abbiamo attualmente espatriati nel Paese, aspettiamo di vedere se la situazione torna alla normalità e sicuramente tornerò a Kiev per entrare in contatto con le nuove autorità", ha proseguito il manager. "Nella nostra storia abbiamo vissuto cambi di governo in molti paesi in cui operiamo e normalmente i nuovi governi rispettano i contratti, quindi non mi aspetto grandi problemi in Ucraina in questo senso".
"Per quanto riguarda Gazprom - ha proseguito il Ceo dell'Eni - ci aspettiamo delle modifiche ai nostri contratti gas in nostro favore. Abbiamo appena raggiunto un nuovo accordo quadro con Statoil in questo senso e avvieremo nuovi negoziati con Gazprom nelle prossime settimane. Il fatto poi che Gazprom stia ponendo nuove condizioni all'Ucraina è un tema che non ci coinvolge (dal punto di vista delle condizioni contrattuali, ndr)".
"Non ci aspettiamo cambiamenti nelle nostre relazioni con Gazprom (in seguito alla vicenda ucraina, ndr). E nemmeno questa vicenda sta impattando sul mercato del gas, i prezzi sono allo stesso livello di 10 giorni fa", ha detto ancora Scaroni. "Certo, se consideriamo uno scenario catastrofico, in cui il gas russo non affluisse più attraverso l'Ucraina, la situazione sarebbe differente. È uno scenario che francamente non mi aspetto ma che è sempre possibile e noi dobbiamo sempre essere preparati anche agli scenari catastrofici. Credo che l'Ucraina sia probabilmente il Paese più promettente in Europa per lo shale gas e questa è la ragione per cui siamo lì. Abbiamo 9 blocchi che stiamo esplorando, l'Ucraina ha disperato bisogno di gas, e questo oggi è evidente, e siamo molto impegnati a trovare shale gas per il Paese", ha concluso il numero uno dell'Eni.