Manovra 2015 da 25 miliardi. I piani 'top secret' del governo Renzi
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Si avvicina la resa dei conti per il governo e per il Paese. Nel mese di ottobre l'esecutivo dovrà varare la Legge di Stabilità, quelle che - per dirla con le parole di Renzi - sarà fatta solo di tagli (la famosa spending review) e non di nuove tasse. Sui numeri le bocche sono cucite. I vari responsabili dell'Economia non si sbilanciano e cercano di tenere coperte le carte fino all'ultimo. Ma una fonte del Pd, vicina al dossier, spiega ad Affaritaliani.it che la somma totale della manovra 2015 sarà attorno ai 25 miliardi di euro. Una cifra molto alta ma necessaria per evitare lo sforamento del rapporto deficit-Pil (il premier si è impegnato in tal senso sia con la Merkel sia con Draghi, seppur chiedendo una maggiore flessibilità) visti i pessimi dati sulla crescita nel primo semestre 2014 e le fosche previsioni sulla seconda parte dell'anno in corso.
Da Via XX Settembre assicurano che non ci saranno tagli lineari ma una ristrutturazione della spesa pubblica che porterà risparmi considerevoli. Ma da qui ad arrivare ai 25 miliardi ce ne corre. Ed ecco che una delle ipotesi probabili che sarebbe allo studio del governo prevede un taglio di almeno quattro miliardi di euro dei trasferimenti agli enti locali (soprattutto i Comuni). Attenzione, però, perché ci sarebbe contestualmente il via libera alle amministrazioni locali a ritoccare verso l'alto le aliquote delle tasse comunali, proprio per far fronte ai minori introiti derivanti dallo stato centrale. Nel Pd in queste ore si parla anche si una possibile riduzione delle spese militari e del comparto sicurezza, più difficili interventi su sanità e scuola. Ma non finisce qui. Il ministero dell'Economia - affermano fonti democratiche - potrebbe anche ridurre di almeno un paio di miliardi di euro il sistema delle detrazioni fiscali per i contribuenti. Quello che qualcuno ha già ribattezzato 'aumento mascherato delle tasse'.