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Economia
Ethereum, la piattaforma vale 366,1 miliardi. Supera Bank of America e Disney

È il trionfo di un’idea sulle “cose”, la definitiva discrasia con “La roba” di Giovanni Verga. Siamo all’affermazione di un concetto totalmente virtuale e instabile, peggio perfino dei tulipani del ‘600 che causarono una crisi post-bolla che sarebbe divenuta una costante di questo Terzo Millennio decisamente nato sotto una cattiva stella.

Con questo non si vuole impugnare la spranga dei luddisti e distruggere tutto, ma piuttosto ragionare su un pericolo, concreto, che tutta questa virtualità sta facendo crescere. Il protocollo blockchain è un’innovazione tecnologica potenzialmente dirompente, che consente di verificare e vidimare transazioni, provenienze geografiche, attitudini: la certificazione tramite “catena di blocchi” è solo uno dei mille usi che possono esserne fatti. 

Però qui si sta giocando con il fuoco: la progressiva crescita della valutazione di bitcoin&co, se non rapidamente suffragata da un sistema economico complementare rischia di tramutarsi in un enorme boomerang. Non ci troviamo certo nel momento storico più adatto per poterci lanciare in esperimenti pericolosi o, peggio ancora, per far scoppiare tra le mani degli investitori l’ennesima bolla. 

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