Economia
Ex Ilva, schiaffo dell'azienda al governo: non va al tavolo con Urso-sindacati

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Anche il leader Uilm, Rocco Palombella, al termine dell’incontro al Mimit ha sottolineato lo schiaffo di oggi dato da ArcelorMittal al governo. “Neanche l’ incontro con Urso è servito a far recedere Arcelor Mittal dall’idea sciagurata di lasciare a casa 2mila lavoratori e sospendere 145 aziende. Abbiamo apprezzato la buona volontà del ministro ma della buona volontà i lavoratori non sanno più che farsene. Serve che lo Stato trovi il coraggio e nazionalizzi l’azienda senza cui la situazione peggiorerà sempre di più”, ha detto Palombella. “L’Azienda non si è presentata e questo è uno schiaffo ai lavoratori ma anche al governo appena insediato. Per questo da lunedì inizia mobilitazione”, ha concluso. Fim Fiom Uil hanno infatti proclamato uno sciopero di quattro ore in tutti gli stabilimenti del gruppo per lunedì 21 novembre.
Ex Ilva, Benaglia: "Bene la presa di posizione del governo, serve tempo ma la direzione è giusta"
Il leader Fim, Roberto Benaglia, si dice invece soddisfatto della presa di consapevolezza del governo sulla “gravità” della situazione. "Siamo soddisfatti del fatto che il ministro abbia capito la drammaticità della situazione che rischia di degenerare ulteriormente soprattutto dopo la scelta recente di staccare la spina 145 ditte di appalto. Abbiamo chiesto al governo di lavorare per il riequilibrio del rapporto tra Stato, Invitalia e ArcelorMittal: ci vuole del tempo ma questa è la direzione che va presa e il ministro ha risposto in questo senso che non accetterà di dare nuove risorse in una situazione cristallizzata e incancrenita", ha detto Benaglia.
"È molto importante che il governo prenda consapevolezza della titolarità, alzi la testa e rinegozi il rapporto con Arcelor Mittal”, ha proseguito. Quanto alla revoca sulla scelta di tagliare fuori 145 aziende dell’appalto “ci aspettiamo ulteriori pressioni” da parte del governo. Al centro del tavolo anche il tema dei lavoratori in Ilva su cui, ha ricordato, “la ministra Calderone ha dato grande sensibilità rispetto al fatto che i lavoratori non devono soffrire in queste situazioni quindi predisporrà gli atti e il confronto".