Economia
Exor-Fiat scavalca l'Eni. E' il primo gruppo industriale Italia

Dopo undici anni di supremazia di Eni, Exor, la finanziaria della famiglia Agnelli e Fiat Chrysler Automobilies sono il primo gruppo industriale italiano per fatturato, dopo aver chiuso il 2014 con ricavi pari a 122,2 miliardi (di cui 62,5 mld in capo a Chrysler), 12,4 in più sopra al gruppo petrolifero che paga il calo del prezzo del greggio e in crescita del 7,5%. E' quanto emerge dal rapporto 'Principali società italiane a cura dell'ufficio studi di Mediobanca nella sua edizione 2015.
La classifica nelle prime venti posizioni resta quasi invariata rispetto allo scorso anno. Dopo Eni, che scende al secondo posto, si trovano, nell'ordine, Enel, Gse, Telecom, Finmeccanica, Edison, Esso Italiana, Edizione, Saras, Poste, Kuwait Petroleum Italia, Fs, Luxottica, Ge Italia, Supermarkets italiani, Prysmian, Pirelli, Isab e Parmalat. Exor risulta prima per dipendenti se si considerano anche quelli oltre confine (sono 318mila nel 2014), ma al secondo posto se si considerano invece i lavoratori compresi nel territorio nazionale (con 144.635 dipendenti, Poste è il più grande datore i lavoro in Italia). Nella top 20 delle industrie italiane ci sono solo due ingressi quest'anno: Isab e Parmalat. Escono due società dell'energia, TotalErg e A2a.
Entrando nel dettaglio dei numeri dei bilanci 2014 presi in considerazione, lo studio degli analisti finanziari di Piazzetta Cuccia evidenzia come le vendite domestiche di Exor contano per appena il 7,5% del giro d'affari complessivo ma segnano un incremento dell'1,7% sul 2013, mentre i ricavi esteri salgono dell'8%. In seconda posizione Eni, che, con le quotazioni del greggio in dollari in contrazione (-8,9% nel 2014, -2,6% nel 2013, +0,3% nel 2012, dopo il +40% del 2011), decrementa il proprio fatturato del 4,2% da 114,7 a 109,8 mld. Pesano su Eni sia le vendite estere (-3%) che quelle italiane (-7,6%).
In terza posizione Enel con ricavi per 74,3 miliardi, in contrazione del 4,9% (-2,6% su base omogenea), per effetto esclusivamente del mercato interno visto che l'estero e' stabile sull'anno precedente. Il Gse (societa' pubblica che svolge attivita' di compravendita di energia elettrica) e' quarto con vendite per 32,1 mld, in posizione consolidata davanti a Telecom Italia (quinta) che cede un altro 7,9% (-7,7% su base omogenea, dopo il -8,8% del 2013) a 21,1 miliardi (-7,3% il fatturato nazionale, -9% quello estero principalmente per l'andamento delle attivita' in Brasile). Finmeccanica si conferma sesta con ricavi a 14,7 mld (-8,5%, +7,1% su base omogenea).
Edison, in calo del 3,3% (-1,8% su base omogenea), e' stabile in settima posizione davanti a Esso Italiana (-6,8%) con poco piu' di un miliardo di maggiori ricavi sulla nona piazza occupata dalla Edizione dei Benetton, anch'essa invariata rispetto al 2013 ma in contrazione dell'11,2% (in crescita del 7,1% su base omogenea). La tenuta dell'abbigliamento (1,6 mld, il 15% dei ricavi complessivi del gruppo) e la crescita delle infrastrutture e servizi per la mobilita' (+18,8% con la fusione di Gemina e il consolidamento di Adr da fine 2013) hanno compensato la leggera flessione della ristorazione (Autogrill). Per la conglomerata dei Benetton la crescita viene dal mercato domestico e compensa la caduta dell'estero dovuta principalmente alla cessione del commercio al dettaglio aeroportuale (World Duty Free).
