Exor ora guarda alle Pmi italiane. A gonfie vele gli affari degli Agnelli - Affaritaliani.it

Economia

Exor ora guarda alle Pmi italiane. A gonfie vele gli affari degli Agnelli

La holding degli Agnelli attende i risultati 2016 oscillando sotto i massimi in Borsa: dalle controllate numeri in crescita salvo rare eccezioni. L'analisi

Ferrari dal canto suo oltre a festeggiare la ritrovata capacità di vittoria in Formula Uno nel Gran Premio di Australia che il 26 marzo scorso ha inaugurato il campionato del mondo 2017, ha chiuso il 2016 con 8.014 vetture consegnate (350 più dell’anno prima), un utile netto di 400 milioni (425 milioni l’utile netto rettificato) e un indebitamento netto in calo a 653 milioni (contro i 797 milioni di fine 2015). Numeri che nel 2017 dovrebbero ulteriormente migliorare essendo previste 8.400 consegne e un indebitamento netto sotto i 500 milioni.

Numeri leggermente meno brillanti ma comunque positivi anche per Banca Leonardo (di cui Exor è socio al 16,01%), che ha chiuso il 2016 con un utile netto di 6,5 milioni di euro, in calo del 5,8% rispetto al 2015, ma a fronte di una raccolta stabile sui 5,4 miliardi di euro ed il cui Cda ha comunque deliberato la distribuzione agli azionisti di una cedola pari a 2 euro per azione, per complessivi 55 milioni di euro, la stessa cifra dell’anno precedente.

Unica “macchia” tra tanti risultati positivi è così stata Welltec (di cui Exor possiede il 14,01% rilevato per 103,3 milioni di euro lo scorso anno), società danese tra i leader del settore delle tecnologie robotiche per l’industria petrolifera che lo scorso anno ha visto il fatturato calare a 189 milioni di dollari (dai 246 milioni del 2015) e le perdite nette salire a 70 milioni (dai 33 milioni dell’anno prima), con un ritorno sul capitale investito al netto dell’avviamento in calo dal 17,2% al 14,4% e un Roe (ritorno sul capitale proprio) peggiorato dal -12,5% del 2015 al -33,2% in conseguenza della persistente fase di bassi investimenti nel settore petrolifero.

Nel complesso, visto che Partner Re pesa per il 41,8% del patrimonio netto di Exor, Fca per il 17,7%, Cnh Industrial per il 16% e Ferrari per il 14%, mentre Juventus Football Club, Welltec e Banca Leonardo non pesano più del 2,7% complessivo (meno anche dell’Economist, che pesa il 2,9% e che ha visto ricavi in crescita del 2% a 331 milioni di sterline e un utile operativo di 61 milioni di sterline), i risultati di Exor dovrebbero segnare un deciso incremento di valore, consentendo forse un ulteriore rialzo delle quotazioni, anche se a questi livelli i trader di Piazza Affari non escludono lo scattare di qualche presa di profitto di breve termine dopo la pubblicazione dei dati.

Luca Spoldi