Economia
Fca-Psa, l'Antitrust apre un'indagine.I timori per la concorrenza nei mini-van

La fusione Fca-Psa finisce sotto la lente della Commissione Ue che ha aperto un'indagine approfondita in quanto preoccupata che la "transazione possa ridurre la concorrenza nel settore dei veicoli commerciali (van) sotto 3,5 tonnellate nello Spazio economico europeo, precisamente in 14 Stati membri della Ue e nel Regno Unito".
Si tratta della seconda fase della procedura Antitrust che dà a Bruxelles 90 giorni lavorativi di tempo per prendere la decisione finale. Questo periodo può essere prolungato di 15 giorni se le parti offrono impegni ed è possibile, secondo le regole Ue, un'ulteriore estensione di 20 giorni su richiesta o con un accordo delle parti. Inoltre, se queste non forniscono informazioni importanti richieste dalla Commissione, l'orologio puo' essere bloccato fino a quando non saranno fornite.
La commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager ha indicato che "i van commerciali sono importanti per le persone, le pmi e le grandi imprese quando si tratta di distribuire merci e fornire servizi ai consumatori: si tratta di un mercato in crescita e sempre piu' importante nell'economia digitale dato che i consumatori privati dipendono dai servizi di consegna'.
Vestager aggiunge che 'Fiat Chrysler e Peugeot SA, con il loro ampio portafoglio di marchi e modelli, hanno una posizione forte nei furgoni commerciali in molti paesi europei: valuteremo attentamente se l'operazione proposta influirebbe negativamente sulla concorrenza in questi mercati e assicureremo che rimanga un sano contesto competitivo per tutti gli individui e le imprese che si affidano a furgoni commerciali per le loro attivita'". In molti Paesi, Psa e Fca sono gia' i leader del mercato dei veicoli commerciali leggeri e la fusione eliminerebbe uno dei principali concorrenti, indica Bruxelles.
A questo stadio, la Commissione 'e' preoccupata che la transazione possa ridurre in misura significativa la concorrenza per certi tipi di veicoli commerciali leggeri in Belgio, Croazia, Cechia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito'. 'In molti di questi paesi, deterrebbero quote di mercato elevate, insieme alla piu' ampia gamma di marchi e modelli di tutte le dimensioni. Le due societa' 'appaiono particolarmente forti nel segmento dei furgoncini piu' piccoli, ci sono meno concorrenti nei furgoni che nelle autovetture, e nella maggior parte di questi Paesi, tutti i concorrenti sarebbero significativamente piu' piccoli dell'entita' risultante dalla fusione'.
L'indagine preliminare, prosegue la Commissione, 'mostra che Psa e Fca hanno storicamente gareggiato testa a testa per i furgoni in numerosi Stati membri e che i prezzi hanno posizionato i loro furgoni in modo simile' nel mercato. La fusione 'eliminerebbe quindi un importante vincolo competitivo per entrambi' i gruppi. Inoltre, il mercato dei veicoli commerciali leggeri 'sembra essere caratterizzato da barriere relativamente elevate all'ingresso e all'espansione, ad esempio la necessita' di disporre di una rete di servizi sufficientemente ampia, non facile e rapida da installare'. L'entrata di nuovi soggetti 'sembra improbabile su qualsiasi scala significativa'.
Fca e Psa confermano che la Commissione Europea (Ce) ha avviato la Fase II della revisione del progetto di fusione dei due gruppi. Entrambe le societa' - dichiarano congiuntamente - "continueranno a collaborare con la Ce per fornire risposte alle loro domande con lo stesso spirito costruttivo che ha contraddistinto la fusione proposta sin dall'inizio. Nel portare avanti le attivita' dei team di lavoro congiunti Psa-Fca, forniremo alla Ce - e alle altre autorita' di regolamentazione coinvolte - informazioni dettagliate sui significativi benefici derivanti della fusione proposta per i clienti, l'industria in Europa e ciascun gruppo".
Le tempistiche al momento rimangono invariate. "I preparativi per la fusione procedono come da programma. Le autorita' antitrust di diverse giurisdizioni hanno gia' dato la loro approvazione, tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia. Groupe Psa e Fca ribadiscono l'obiettivo condiviso di finalizzare l'operazione entro la fine del primo trimestre 2021".
Immediata la reazione dei titoli Fca e Psa che perdono slancio in borsa dopo l'annuncio. A Piazza Affari, Fca, che nella prima parte della seduta si era mantenuta sopra la parita', ora perde l'1,35% a 8,316 euro, con un minimo toccato a 8,3 euro, quando il Ftse Mib perde lo 0,6%. Alla Borsa di Parigi in rosso anche Psa, in calo dell'1,5% a 13,51 euro, mentre il Cac40 sale dello 0,48%.