Fca reagisce, vola in Borsa a Milano dopo le accuse usa su dati emissioni - Affaritaliani.it

Economia

Fca reagisce, vola in Borsa a Milano dopo le accuse usa su dati emissioni

FCA rimbalza in avvio a Piazza Affari. Marchionne: "Da stupidi truccare, non siamo Volkswagen"

Fca reagisce, vola in Borsa a Milano dopo le accuse usa su dati emissioni


FCA rimbalza in Borsa e guadagna oltre il 5% a 9,4 euro una volta entrata negli scambi. Dopo il tonfo in chiusura di ieri (-16% a fine seduta) a seguito delle accuse dell'Epa sulle emissioni inquinanti, il titolo accelera subito a Piazza Affari insieme a Exor (+5,5%)


FCA, MARCHIONNE: "DA STUPIDI TRUCCARE, NON SIAMO VOLKSWAGEN"


"Non abbiamo commesso alcuna frode. Il nostro caso non è in nulla assimilabile a quello di Volkswagen. Non permetteremo a nessuno di discutere la moralità della nostra azienda". Così il ceo di Fca in una conferenza telefonica con i giornali italiani, in merito alle accuse dell'Epa, l'agenzia del governo americano per la protezione dell'ambiente. "Da mesi - si legge su Repubblica - discutiamo con Epa e con le autorità che ci hanno chiesto molto materiale sul funzionamento dei nostri motori. Le nostre emissioni sono riportate chiaramente, tutto è alla luce del sole". Siete stati paragonati Volkswagen, come rispondete? "Volkswagen ha montato un dispositivo che era in grado di distinguere quando l'auto si trovava al test e quando si trovava su strada. Il nostro software si comporta sempre allo stesso modo. Chi ci paragona al gruppo tedesco ha fumato qualcosa di illegale". I dirigenti degli enti di controllo vi accusano di aver "tentato di aggirare le regole". Siete stati scoperti? "Questa è la cosa che mi fa incavolare di più. Se mettono in dubbio la mia coerenza morale, posso sopravvivere. Ma non tollero che lo si faccia sulle spalle delle decine di migliaia di persone che lavorano nella nostra azienda". "L'Epa - spiega Marchionne - ha cominciato a chiederci chiarimenti su dispositivi installati sui nostri motori. Noi abbiamo risposto puntualmente. I nostri motori diesel sono realizzati soprattutto da tecnici europei che sono abituati alle norme europee. E' possibile che questo abbia creato dei problemi. Non credo che fossero questioni insormontabili o che abbiano avuto un peso particolare in questa storia"


FCA: MARCHIONNE "COLPISCE TEMPISTICA, NOSTRE EMISSIONI CHIARE"


"Da mesi discutiamo con Epa e con le autorita' che ci hanno chiesto molto materiale sul funzionamento dei nostri motori. Le nostre emissioni sono riportate chiaramente, tutto e' alla luce del sole". Cosi' l'Ad di FCA, Sergio Marchionne, in un'intervista a la Repubblica che, quanto al paragone con il caso Volkswagen, poi dice: "Volkswagen ha montato un dispositivo che era in grado di distinguere quando l'auto si trovava al test e quando si trovava su strada. Il nostro software si comporta sempre allo stesso modo. Chi ci paragona al gruppo tedesco ha fumato qualcosa di illegale". Marchionne respinge le accuse di aggirare le regole: "Questa e' la cosa che mi fa incavolare di piu'. Se mettono in dubbio la mia coerenza morale, posso sopravvivere. Ma non tollero che lo si faccia sulle spalle delle decine di migliaia di persone che lavorano nella nostra azienda". Quanto al possibile scontro politico sul caso, l'Ad osserva: "Spero e voglio continuare a credere che non sia cosi'. Certo la tempistica colpisce. Evidentemente c'era qualcuno all'Epa che doveva chiudere il dossier, fare pulizia sulla scrivania prima dell'arrivo della nuova amministrazione. Ma voglio sperare che non sia una vicenda politica. A Obama, alle sue scelte, Chrysler deve la rinascita. In ogni caso noi continuiamo a confrontarci con tutti, anche con la prossima amministrazione Trump. Lo si poteva fare serenamente, come e' accaduto in questi mesi. Non c'era bisogno dei toni moralistici che sono stati usati". Infine, sul possibile impatto della vicenda, Marchionne chiosa: "Confermo gli obiettivi del piano, questa vicenda non avra' impatto sui nostri programmi. Discuteremo in questi giorni con le autorita' Usa le proposte per il nostro piano di omologazione del 2017. Se verranno accettate, le nuove regole potranno servire anche a risolvere i problemi legati ai modelli del periodo 2014-2018".