Doppia apertura per Ferragamo a Mosca. "Momento importante"
In un monumento in cui in Russia si inizia a parlare di crisi economica, con ripercussioni anche sul mondo del lusso, e il clima degli investimenti e' compromesso dalle sanzioni occidentali, Salvatore Ferragamo "decide di guardare lontano" e puntare su Mosca, con il rilancio di due dei suoi monomarca. A raccontarlo e' il Ceo, Michele Norsa, presente giovedi' sera all'apertura della boutique rinnovata del marchio italiano: sulla via pedonale del lusso nella capitale russa, Stoleshnikov, al numero 16, su 350 metri quadri sono presenti sia le collezioni femminili sia maschili della maison e tutte le categorie di prodotto. Per la prima volta, inoltre, viene presentata nel nuovo store e sul mercato russo anche la linea Salvatore Ferragamo Jewels e la vintage Ferragamo's Creations. Inoltre, in uno spazio attiguo al negozio, e' aperto un innovativo allestimento sulla seta.
"E' il momento piu' importante per noi in Russia, negli ultimi cinque anni", ha spiegato il manager, parlando con le agenzie italiane. "La nostra visione non e' solo positiva per il mercato domestico, perche' l'investimento qui si proietta anche sull'immagine del marchio all'estero e gli acquisti che fanno i russi anche oltre confine". Anche per Ferragamo, come per altri grandi marchi del lusso 'made in Italy', quello russo "e' il cliente che ha la spesa media piu' alta nel mondo", ha ricordato Norsa.
Alla riapertura del flagship store su Stoleshnikov, seguira' tra tre settimane l'inaugurazione della nuova boutique ai magazzini Gum, sulla piazza Rossa, dove Ferragamo sara' presente con uno spazio raddoppiato e in posizione strategica, vicino a marchi del calibro di Louis Vuitton. La maison lavora nella Federazione in partnership con JamilCo Group, uno dei piu' importanti operatori russi per la vendita di abbigliamento, e che sostiene tutti gli investimenti nei negozi: 10 monomarca tra Mosca, Rostov, Ekaterinburg, Pietroburgo e aeroporti, e una presenza in 30 citta' diverse, fino alla Siberia, all'interno di negozi multimarca.
"Un business, quest'ultimo, piu' che raddoppiato dal 2010", ha sottolineato Norsa, spiegando che la capitale continua pero' a rimanere centrale nelle vendite, di cui rappresenta l'80%, mentre il Paese in generale copre tra l'1 e il 2% del fatturatoti totale. Nonostante, quindi, il clima di incertezza che pesa nel business internazionale con Mosca, il Ceo si dice ottimista: "Le sanzioni sono per definizione temporanee e credo che il rapporto tra Russia ed Europa sia cosi' forte da un punto di vista storico, che questo momento si superera'".