Economia
Ferrero si mangia i gelati americani: acquisito il colosso statunitense Wells

Il big italiano si consolida così in Nord America dopo l'operazione con Fannie May, ex business dolciario di Nestlè in Usa e le attività di biscotti Kellogg
Il gruppo ha acquisito marchi come Blue Bunny, Blue Ribbon Classics, Bomp Pop e Halo Top
Ferrero, il big italiano dei dolci (e non solo), "si mangia" il gruppo Wells, colosso statunitense del settore, proprietario di marchi di gelati come Blue Bunny, Blue Ribbon Classics, Bomb Pop e Halo Top. Un'acquisizione che rientra "nell'ambito della crescita strategica di Ferrero nella categoria dei gelati e nella visione di Wells di favorire una rapida crescita", si legge nella nota stampa. Wells è diventata la più grande azienda di gelati a conduzione familiare del mondo da quando è stata fondata, nel 1913, come azienda di consegna di prodotti lattiero-caseari.
Wells Enterprises rimarrà comunque "un'azienda autonoma con i propri uffici a Le Mars (Iowa), e le attività produttive a Le Mars (Iowa), Henderson (Nevada) e Dunkirk, (New York)", specifica la nota. Dopo la chiusura della transazione, Mike Wells, membro della famiglia fondatrice e attuale amministratore delegato e Chief engagement officer, opererà come consulente al fine di sostenere la transizione e mantenere il suo ruolo attivo nella comunità di Le Mars. Liam Killeen, attuale presidente di Wells, sarà nominato amministratore delegato e il leadership team esistente rimarrà in carica.
L'operazione consolida così la strategia d'espansione del gruppo Ferrero in Nord America dopo le acquisizioni di Fannie May nel 2017, l'ex business dolciario di Nestlé in Usa e le attività di biscotti e snack alla frutta di Kellogg avvenuta l'anno dopo. L'espansione dell'impronta nordamericana è stata ulteriormente rafforzata attraverso le aziende affiliate, con l'acquisizione di Ferrara Candy Company nel 2017, produttore e leader del mercato statunitense delle caramelle con i suoi marchi Nerds, Trolli, Sweet-tarts e Black Forest. La transazione, soggetta alle consuete condizioni di chiusura, dovrebbe concludersi all'inizio del 2023. Ancora sconosciuti i termini della transazione.