Fiom in piazza a Roma contro il Jobs Act. Landini: "Stanchi degli spot, Renzi peggio di Berlusconi"
"Renzi stia pur tranquillo. Vogliamo soltanto fare delle proposte per il futuro dell'Italia e siamo pronti a batterci sapendo di avere più consenso di quanto abbia il governo". Aprendo la manifestazione di Coalizione sociale partita alle 14 per attraversare il centro di Roma, il segretario generale della Fiom Maurizio Landini ha spiegato così il senso dell'iniziativa del sindacato dei metalmeccanici a cui hanno aderito tutta la Cgil (presente anche Susanna Camusso) e altre organizzazioni sociali. Con uno slogan, "Unions!", richiamo alle origini del movimento sindacale e alla lotta per creare un fronte comune che, a partire dalla "dignità e dalla libertà del lavoro", si ponga in contrapposizione con le politiche del governo di Matteo Renzi, il corteo ha raggiunto poi Piazza del Popolo, piazza storica delle manifestazioni della Sinistra.
"Oggi inizia una nuova primavera. C'è tanta gente - ha fatto notare Landini - è una bellissima giornata noi siamo qui per dare rappresentanza a un paese che non si sente rappresentato". A chi gli ha chiesto di commentare alla dichiarazione del presidente della Confindustria Giorgio Squinzi che ha detto di "guardare con interesse" all'iniziativa di Landini, il numero uno delle tute blu della Cgil ha replicato: "Confindustria cominci a rinnovare i contratti e inizi a fare il mestiere che deve fare, non estendendo il modello Fiat". Landini ha ribadito ancora una volta di non avere ambizioni politiche, nè tantomeno di voler fondare un partito, ma ha rivendicato l'azione sindacale che è in se stessa politica. "Noi siamo pronti per cambiare il Paese: governo e Confindustria vogliono rendere il lavoro una merce".
"Non siamo di fronte al cambiamento del Paese, siamo di fronte a un governo che ha scelto di rifiutare il confronto con le organizzazioni sindacali, non discute, ha scelto come interlocutore la Confindustria" h tuonato poi dal palco Landini. Per il sindacalista il governo Renzi è "in continuità con Monti e Letta e c'è un peggioramento rispetto a quando c'era Berlusconi". "Ci siamo stancati di spot elettorali, e di balle che vengono raccontate", ha continuato. Il 12 dicembre scorso la Fiom aveva detto che dopo lo sciopero generale la mobilitazione non si sarebbe fermata. Oggi - ha sottolineato - siamo qui per dire che non ci fermeremo e andremo avanti finché non saranno cambiate le legge sbagliate che cancellano i diritti dei lavoratori". Per Landini quindi, è fondamentale "contrastare il Jobs Act sia sul piano contrattuale che legale e legislativo, non escludendo alcun tipo di intervento".
In piazza ci sono anche alcuni parlamentari della minoranza Pd, come Rosy Bindi e Stefano Fassina. "Sono qui come parlamentare di una parte del Pd, c'è un pezzo importante di popolo che dobbiamo rappresentare. Del Pd siamo pochi ma il Pd non è fatto solo dai gruppi parlamentari e da Matteo Renzi e dispiace che Renzi tratti questa manifestazione con disinvoltura, come l'ennesima parata", ha affermato Fassina. Tra i manifestanti spuntano anche Aldo Tortorella, storico deputato Pci, e Luca Casarini.