Economia
Gas a oltre 300 euro, il piano risparmi da subito. Una parte va ai tedeschi



L'accordo europeo prevede di tagliare il 7% dei consumi di metano e cedere quantitativi a Germania e Austria, ancora più in difficoltà
Crisi energetica, il governo è pronto ad intervenire da subito
La crisi energetica rischia di divenatare fuori controllo. Il prezzo del gas aumenta ogni giorno e ieri ha superato anche quota 300 euro al megawattora, una cifra spropositata che adesso costringe il governo ad intervenire subito. Il 31 agosto i russi chiuderanno il gasdotto Nord Stream fino al 2 settembre e di colpo - si legge sul Corriere della Sera - verrà interrotto il flusso di gas all'Europa. In caso poi di interruzione totale, verrebbe a mancare il 18-20% circa delle forniture, perché questo è l’apporto che la Russia ci sta dando in questi giorni. Ieri dal Tarvisio, in Friuli Venezia Giulia, il punto di ingresso del gas targato Gazprom, sono entrati 42 milioni di metri cubi, pari a un quinto del totale (200 milioni di mc) arrivato nel nostro Paese attraverso tutti i punti di accesso. Il taglio dei consumi è stato deciso dall’Ue, che con il piano "Save gas for a safe winter" entrato in vigore il primo agosto prevede un taglio volontario del 7% sino a fine marzo 2023.
Chiamato in causa - prosegue il Corriere - è proprio il nostro Paese, che può contare su cinque gasdotti e ha forniture molto differenziate. Da noi i Paesi del Nord e dell’Est come Germania e Austria si attendono la rinuncia ai flussi a loro vantaggio. Il ministero della Transizione ecologica sta predisponendo una seconda parte che prevede risparmi più severi, con interventi minimi ma da attuare subito senza aspettare l’inverno quando i consumi sono maggiori. Sarà lo stesso premier Mario Draghi a varare le misure, mentre a luglio aveva detto che sarebbe stato il prossimo governo.