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Economia
Generali,un mese per ricucire fra i soci.Opzione lista Cda targata Caltagirone
 
Secondo Caltagirone, spiegano le fonti, la lista del board uscente si fa se si realizzano due precondizioni: se c’è un accordo sulla strategia futura da imprimere al Leone, aspetto che sta a cuore anche al fondatore di Luxottica e che mira a ridurrefortemente il gap con i diretti competitor Axa e Allianz e se il consiglio è davvero indipendente. Il che implicherebbe un confronto fra i due stessi soci, presenti in forza tra l’altro anche nel capitale di Mediobanca, e il timoniere di Piazzetta Cuccia Alberto Nagel. 
 

LP 5860467
 

Nella merchant bank, invece, la view è che la modifica statutaria rappresenta una best practice già in grado di assicurare garanzia di indipendenza e di trasparenza alla compagnia, pratica oltretutto apprezzata anche dagli investitori istituzionali internazionali presenti in massa nel capitale delle Generali.
 
Peccato che, sarebbero le critiche del patron del Messaggero, la nuova modalità introdotta si applichi a una situazione, in cui il vecchio Cda che stilerebbe la lista è già espressione di Piazzetta Cuccia e che quindi il vecchio board duplicherebbe l'attuale configurazione. Configurazione in cui il nome di Donnet (e il rinnovo) troverebbe automaticamente spazio. L’assicuratore francese con la passione per il rugby ha dalla sua i risultati: dal suo arrivo nel 2016 Generali ha distribuito ai soci oltre 7 miliardi di dividendi e il titolo si è apprezzato (oggi comunque positivo, nonostante lo strappo: +0,59% a 16,925 euro). Ma ci sarebbero delle riserve.
 
mediobanca
 
Il tema della lista non dovrebbe fare già capolino il 17 maggio al prossimo consiglio che ha in agenda l'esame della trimestrale, ma è probabile che, visto il clima non idilliaco fra i soci, il cantiere del rinnovo possa aprirsi nella seconda riunione del Cda immediatamente successiva. A questo appuntamento, Mediobanca, Caltagirone e Del Vecchio (al momento più impegnato sul fronte francese in vista dell’assemblea del 21 maggio di Essilux e sull’ascesa di Francesco Milleri alla guida del colosso dell’occhialeria) arriveranno al termine di un confronto: risolutorio oppure di rottura definitiva.
 
In caso di scontro, l'esito avrebbe in futuro forti strascichi non solo a valle della catena societaria Mediobanca-Generali, ma anche a monte. Scacchiere dove i due grandi vecchi del capitalismo italiano hanno già mosso le proprie pedine.
 
@andreadeugeni
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