Gli italiani snobbano la tv e si informano sui social. Nel 2024 boom di entrate nel settore media: record di Google, Amazon e Netflix - Affaritaliani.it

Economia

Ultimo aggiornamento: 17:54

Gli italiani snobbano la tv e si informano sui social. Nel 2024 boom di entrate nel settore media: record di Google, Amazon e Netflix

Nel sistema media, i colossi americani come Google, Facebook, Amazon e Netflix guadagnano terreno accanto ai gruppi tradizionali italiani. Sul fronte postale, la spedizione di pacchi cresce del 7,3%, superando 1,17 miliardi di invii

di Maddalena Camera

La TV non convince più: il 52,4% degli italiani si informa online e il settore media vola nel 2024 tra streaming e pubblicità

Soltanto il 46,5% della popolazione adulta, dicono i dati dell’Osservatorio Agcom sul sistema dell’informazione e riportati nella Relazione annuale presentata in Parlamento dal Presidente Giacomo Lasorella, si informa con la televisione. Appena sei anni fa, nel 2019, questa percentuale era del 67,4%. Da sottolineare che un italiano su due (52,4%) utilizza la Rete per informarsi, con motori di ricerca, social media e siti web/app di quotidiani e periodici che sono diventate le principali porte di accesso alle notizie.

Il settore dei Media, nonostante alcune debolezze, mostra nel 2024 segnali di ripresa. Le entrate sono aumentate del 3,2% rispetto al 2023, superando i 12 miliardi di euro grazie all’aumento dei ricavi da contenuti a pagamento (+4,3%), soprattutto per la televisione online, che ha compensato il calo nelle vendite di copie di quotidiani e periodici. Anche i ricavi pubblicitari hanno registrato una crescita (+2,6%), grazie alla performance di televisione e radio, così come i Fondi pubblici (+1,7%), per lo più derivanti dal canone RAI.

In questo contesto, il divario tra il settore televisivo e gli altri mezzi di comunicazione tradizionali si è ulteriormente rafforzato. La televisione arriva a generare il 72,8% degli introiti, mentre si riduce l’incidenza dell’editoria quotidiana e periodica (21,8%) e quella della radio (5,4%). Riguardo ai programmi di informazione, nel 2024, il Tg1 rimane il telegiornale più seguito, seguito dal Tg5 e dalla TGR di Rai come fonte di informazione locale.

Più in dettaglio, nel 2024 il settore televisivo ha superato nel complesso gli 8,8 miliardi di euro, registrando un incremento del 7,3% rispetto al 2023. La quota maggiore dei ricavi complessivi (56,3%) rimane appannaggio del mercato della televisione in chiaro, che nel 2024 vale quasi 5 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2023 (+4,5%). Il segmento della televisione a pagamento cresce rapidamente (+11,2%), con ricavi totali che si avvicinano ai 3,9 miliardi.

L’analisi della composizione dei ricavi nel settore dei media conferma i cambiamenti in corso. Infatti, i ricavi pubblicitari delle piattaforme sono aumentati in 7 anni di circa il 250% e adesso sono simili a quelli del settore della tv in chiaro, passando da quasi 2 miliardi nel 2016 a circa 7 miliardi di euro nel 2023. Ciò sta determinando una modifica degli assetti del mercato, con una crescita, nel Sistema integrato delle comunicazioni (SIC), del peso dei grandi gruppi USA ossia Alphabet/Google, Meta/Facebook, Amazon e Netflix, accanto agli attori tradizionali quali RAI, Comcast Sky, Fininvest, Discovery e Cairo Communication.

Quanto ai servizi postali, la spedizione e consegna di pacchi ha raggiunto circa 1,17 miliardi di invii nel 2024, con un aumento del 7,3% rispetto al 2023 e un notevole +34,6% rispetto al 2020. I ricavi sono stati pari a 8,59 miliardi di euro, con un incremento di quasi 163 milioni di euro (+1,9%) rispetto all’anno precedente, riferibile soprattutto all’aumento dei ricavi dai servizi di pacchi mentre la posta langue. Nel 2024 ci sono stati circa 3,1 miliardi di invii, con un calo complessivo rispetto al 2023 (-1,5%), determinato dalla riduzione degli invii di corrispondenza, che segnano un -6,2% sul 2023 e un -18% rispetto al 2020.

Cresce inoltre la copertura a banda ultralarga in fibra che ha raggiunto, al 31 dicembre 2024, il 70,7% delle famiglie. E grazie alla spinta per non perdere i soldi del PNRR, il 25,7% della copertura FTTH esistente è stata realizzata proprio nel 2024.

Mutato il mercato delle telecomunicazioni per gli operatori di rete tramite operazioni quali la separazione della rete fissa di Tim ceduta a Fibercop ma anche, recita la relazione, tramite operazioni come l’acquisizione di Vodafone Italia da parte di Fastweb e l’ingresso del capitale di Telecom Italia, ossia Tim, da parte di Poste Italiane.

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