Usa, GM non è più Govern Motors. Obama esce e perde 10 mld

Si tratta della più grande perdita registrata dal governo americano su un salvataggio effettuato durante l'ultima crisi finanziaria, la peggiore dalla Grande Depressione degli anni '30.
La scomparsa del governo Usa dall'azionariato di Gm segna la fine di un coinvolgimento intenso nel settore delle quattro ruote del Paese. Come dichiarato dal segretario al Tesoro, Jack Lew, "con la vendita finale delle azioni Gm, questo importante capitolo della nostra storia nazionale si e' concluso".
Lew ha precisato che l'investimento non era stato fatto per generare profitti: l'intervento dell'amministrazione Obama "ha aiutato a stabilizzare il settore dell'auto e a prevenire un'altra Grande Depressione".
Non è escluso però che il presidente Barack Obama venga criticato per il bailout che, salvando posti di lavoro, lo ha aiutato alle elezioni dell'anno scorso che lo hanno confermato alla Casa Bianca per il secondo mandato. E' molto probabile che l'amministrazione Usa finisca di nuovo nel mirino dei radicali del Tea Party.
Intanto, a festeggiare nel frattempo è il titolo Gm a Wall Street. Prima dell'annuncio del Tesoro, arrivato a mercati chiusi, le azioni del primo gruppo auto americano per volumi hanno chiuso in aumento dell'1,82% a 40,90 dollari. Nell'after-hours sono arrivate a guadagnare l'1% con volumi pesanti.