Grecia, contro la crisi nei supermercati arrivano i cibi scaduti

Per la Grecia è crisi infinita. Tanto che l'austerity sbarca ora anche al supermercato dove dal 2 settembre sono in vendita, su appositi scaffali, cibi scaduti a prezzi scontati.
Il provvedimento, nato per aiutare le famiglie in difficoltà, era già stato discusso lo scorso ottobre dal ministero per lo Sviluppo di Atene ma entra in vigore solo adesso. Sugli scaffali possono restare, per un periodo strettamente regolamentato (tre mesi al massimo), prodotti non deperibili come olio, verdura in scatola o pasta la cui data di scadenza risulta ormai passata.
Si tratta insomma di quei cibi che non diventano immediatamente un pericolo per i consumatori, quelli che riportano la dicitura "da consumarsi preferibilmente entro".
Funziona così: se il prodotto ha nella data di scadenza giorno e mese, può essere venduto solo per una settimana oltre quella data. Se riporta mese e anno, può restare sugli scaffali un mese in più. Se il "da consumarsi preferibilmente entro" indica solo l'anno, allora il prodotto può essere acquistato ancora per tre mesi.
Divieto, invece, di vendere cibi scaduti per ristoranti e bar. Immediata la reazione dell'Associazione dei Consumatori che ha definito il provvedimento un'offesa alla dignità del popolo greco, nonostante sia stata presa in pieno accordo con l'Unione europea.