Ripresa/ Grillo e Bersani non così diversi. Punti di contatto nella Grillonomics

Di Luca Spoldi
Andrea Deugeni
Beppe Grillo chiama il leader del Pd "Morto che cammina", ma a spulciare i programmi ai capitoli economia, fisco, imprese, ecc...qualche punto di contatto fra il comico genovese e Pier Luigi Bersani c'è.
Prove tecniche d'intesa tra i democrats e il Movimento 5 Stelle, mentre nei Paesi del Sud Europa dov'è scoppiata la protesta contro le politiche di austerità, i movimenti dal basso (Indignados in Spagna e i comunisti di Syriza in Grecia) guardano al fenomeno Grillo per carpirne i segreti.
L'intesa, hanno già messo le mani avanti tanto Bersani quanto Grillo, se vi sarà sarà "punto su punto, provvedimento su provvedimento". Ma su quali punti, in ambito economico, le due piattaforme elettorali sulla cui base è stato ottenuto il voto degli elettori italiani erano più vicine? Sul taglio dei costi della politica l'accordo sembra possibile: nel programma ufficiale dei "grillini" sono presenti l'abolizione delle Province, tema utilizzato anche da Bersani che però vorrebbe inquadrarla in una riforma degli enti locali che porti a una nuova definizione delle Province medesime, alla mappatura delle aree di nuova creazione, al varo delle città metropolitane quale "anello di congiunzione tra enti locali e Regioni".
Difetti? L'analoga iniziativa di "sfoltimento" del numero delle Province non è riuscita al governo Monti, nonostante godesse sulla carta dell'appoggio della quasi totalità del Parlamento; inoltre non è chiaro quanto un'eventuale "trasformazione" delle Province possa soddisfare Grillo (che ne chiede l'abolizione) e quanto possa costare nel concreto l'operazione (e dunque dove trovare l'eventuale copertura finanziaria).
Altro punto di possibile intesa è l'accorpamento dei piccoli Comuni (anche se ci si dovrà intendere sulla soglia, 3, 5 o 10 mila abitanti?), sempre che si superino le forti resistenze esistenti a livello locale e che potrebbero frenare l'azione di Bersani più che di Grillo. Sulla riduzione del numero e dei compensi ai parlamentari, nonché l'introduzione ad un limite dei mandati pure l'accordo potrebbe trovarsi, salvo verificarne la tenuta in aula, visto che anche in questo caso i tentativi di Monti non hanno avuto esiti particolarmente felici, per usare un eufemismo.