Cara Merkel, sei mai stata giovane?
Di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Letterina ad #angelamerkel: gentile Cancelliera, visto che siamo sicuri che si è accorta del fatto che in #Europa neanche per i laureati ormai c'è quasi più lavoro (oggi il CorSera racconta di un giovane fresco di laurea in lettere costretto a diventare venditore ambulante di telline in Versilia, dormendo in roulotte per andare a rastrellare i fondali di mattina presto), non è che potrebbe per favore appoggiare la proposta del #Pse di escludere dal patto di stabilità le spese per investimenti in ricerca, infrastrutture, occupazione e istruzione cosicché gli Stati europei possano investire nel futuro senza sforare il deficit/Pil?
Sarebbe solo un piccolo e giusto accorgimento contabile che non farebbe certo saltare l'Ue né comprometterebbe i contribuenti tedeschi e aiuterebbe i Paesi ad uscire dalla recessione, senza vedersi invece condannati sempre di più alla crisi.
Siamo d'accordo con lei che bisogna essere più responsabili e rigorosi nel gestire i propri conti (e non a comportarsi come le allegre cicale spendaccione), parlare di meno, agire di più e non fare deficit-spending come gli americani che tanto alla fine hanno "Elicopter Ben" e "Yanet la colomba" della #Fed che li salva in corner.
In questo momento, però, appoggiare la proposta del #Pse aiuterebbe milioni di disoccupati in Europa e anche lei a non vedersi assediata dai pullman di immigrati che dal Portogallo, dall'Italia e dalla Grecia stanno venendo ormai da un po' a cercar fortuna a Berlino. Immigrati che lei, cara Cancelliera, sembra voglia mettere prossimamente alla porta se non riusciranno a trovar lavoro in terra tedesca entro 6 mesi. Siamo sicuri che capirà anche lei il dramma di chi non ce la fa a portare a casa lo stipendio a fine mese. Certo, ci sono anche quelli che senza lungimiranza hanno sbagliato a scegliere percorsi di studio non adatti al moderno mercato del lavoro, ma un buon padre di famiglia, come anche un buon padre dei futuri "Stati Uniti d'Europa", sa che deve occuparsi dei propri cittadini. Sennò chi li convince che non bisogna votare la Marine Le Pen, perché altrimenti si torna a porre le precondizioni dello scoppio delle guerre?
Noi, in Italia, promettiamo che avremo pazienza e non faremo i gufi con Matteuccio Renzi, facendolo studiare da vero leader e statista.