H&M: buono di 5 euro per i vestiti usati e si butta nel lusso

H&M pigliatutto. La catena di abbigliamento svedese low cost H&M punta ad accalappiarsi tutte le fasce di consumatori: dal fast fashion all'alto di gamma. E così, mentre ripropone anche per il 2013 la sua campagna di rottamazione degli abiti usati "La moda non merita di finire nei rifiuti", campagna che prevede che gni cliente possa portare al massimo due borse di vestiti usati al giorno e, per ogni borsa consegnata, ottenere un buono sconto di 5 euro su merce nuova da 40, ora cerca di crearsi anche una nicchia nel super-competitivo segmento del lusso.
Da una parte, infatti, ha lanciato lanciato la sfida a Intex (Zara) creando Cos, la linea di abbigliamento e accessori dal design e dalla fattura più curata e che si avvicina a un pret a proter. Dall’altra, ha appena ideato un brand focalizzato sugli accessori che si chiama & Other Stories, che sta già spopolando in Usa e in Uk.
Dopo aver colonizzato il mondo con i megastore H&M, anche il gruppo svedese sperimenta nuovi modi per continuare a crescere e per provare a incrementare la sua redditività. Ancora una volta H&m ha preso una strada diversa rispetto agli spagnoli di Inditex: mentre i prodotti di Zara si assomigliano tutti, anche se cambiano i nomi delle insegne (tra le quali anche Pull & Bear, Stradivarius e Bershka).
Quelli di H&M sono molto diversi e caratterizzati tra di loro, e con & Other Stories, parte un marchio di moda. A Parigi e Londra è già arrivato, a Milano invece il primo negozio arriverà in corso Vittorio Emanuele il prossimo 19 aprile. I risultati però finora hanno dato ragione a Zara: il gruppo spagnolo capitalizza 63 miliardi di euro (45,2 miliardi H&M), ha una crescita media superiore (+11% in fatturato degli ultimi 5 anni, contro il +9% di H&M) e vale in Borsa 26 volte gli utili attesi (contro i 23 del gruppo svedese).