Economia
Eataly, offerte cinesi e Usa a Farinetti. E Tamburi entra in Beta Utensili

Resistere, resistere, resistere. E' il mantra recitato della famiglia Farinetti negli ultimi mesi. Anche nelle scorse settimane. Visto che alla porta di Oscar Farinetti e ancor di piu' a quella dei tre figli Andrea, Francesco e Nicola, che da tre anni detengono il 60% della holding Eatinvest, hanno bussato parecchi pretendenti.
Si dice, secondo quanto rivela Milano Finanza, che almeno 10 gruppi industriali internazionali, di matrice americana e cinese, dal marzo 2014, ossia dall'ingresso nel gruppo piemontese della Tip di Gianni Tamburi (ha messo sul piatto 120 milioni per il 20% della societa'). E anche di recente qualche player d'Oltreoceano c'è chi si è fatto avanti per cercare di conquistare la catena di negozi di cibo d'alta gamma, che ha chiuso il 2015 con un giro d'affari consolidato di 400 milioni e un margine operativo lordo di 35 milioni.
Nello specifico, hanno provato ad acquistare la quota di controllo in mano alla famiglia Farinetti almeno un paio di grandi catene retail alimentari statunitensi. Intanto, la Tip del banchiere d'affari Giovanni Tamburi, azionista di Eataly, entra, attraverso la controllata Tipo, nel capitale del gruppo Beta Utensili affiancando Roberto Ciceri, uno degli esponenti della famiglia fondatrice. Il tandem d'investitori acquisirà il 100% del capitale della societa' brianzola specializzata nella produzione e vendita di utensili. L'impegno finanziario complessivo e' di poco inferiore a 200 milioni di euro e l'obiettivo finale e' la quotazione in borsa entro cinque anni.