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Economia
Il Coronavirus affossa la Borsa: -5,43%. Spread in rialzo e tonfo del petrolio
L'ingresso della Borsa di Milano in Piazza Affari.

Profondo rosso per Piazza Affari, impaurita dall'emergenza Coronovirus in Nord Italia e dagli effetti che potrebbero avere sull'economia nazionale le misure adottate per contrastarne la diffusione: il Ftse Mib finale ha chiuso a quota 23.427 punti in flessione del 5,43% dopo aver toccato nel finale anche il -6%; All Share -5,50%. Segno negativo per tutte le blue chips, con un particolare accanimento per le vendite sui titoli del lusso, gli industriali e i finanziari. Crollo per Juventus Fc, unico titolo del listino principale con una perdita a doppia cifra. Il titolo Juventus Fc ha perso l'11,83% con l'annuncio della chiusura del museo del club e con la possibilita' di disputare le prossime partite di campionato a a porte chiuse. Male, dicevamo, il lusso (Moncler -5,36%, Ferragamo -8,90%), gli industriali (CnhI -7,65%, Fca -6,13%) e i finanziari con Nexi a -8,61%, Unicredit -6,48%, Ubi Banca -4,13%, Intesa Sanpaolo -5,75%, Generali -5,40%. Telecom Italia ha perso il 3,97%, mentre tra gli energetici Enel ed Eni hanno chiuso in calo rispettivamente del 4,90 e del 4,67 per cento.

La giornata nera di Piazza Affari ha fatto crollare la capitalizzazione di Borsa Italiana. Il listino di Milano venerdi' scorso capitalizzava poco piu' di 706 miliardi: il brusco calo di oggi ha portato a bruciare circa 38,3 miliardi.

L'effetto Coronavirus ha colpito tutti i mercati azionari del Vecchio continente: Francoforte ha concluso in calo del 4,01%, Parigi in ribasso del 3,94%, mentre Londra ha perso il 3,34% finale.

Il panico per l'esplosione dei contagi da coronavirus in Italia che si è scatenato su Piazza Affari ha investito anche il nostro mercato obbligazionario secondario. Lo spread ha chiuso in rialzo a 145 punti rispetto ai 135 della precedente chiusura, con il rendimento del Btp decennale allo 0,962%.

Quotazioni del petrolio a picco a causa della diffusione del coronavirus. Il Wti cede il 4,72% a 50,73 dollari al barile, il Brent arretra del 4,6% a 55,68 dollari. Sul mercato valutario euro/dollaro quasi stabile a 1,085 ed euro/yen che chiude a 120,08. Il dollaro/yen si attesta a 110,62. Di contro l'oro, bene rifugio per eccellenza, vola a 1,677 dollari l'oncia, sui massimi degli ultimi 7 anni.

La settimana scorsa Goldman Sachs aveva lanciato l'allarme, sottolineando che l'epidemia, a livello globale, potrà avere ricadute sul settore lusso, in particolare sulla domanda, cosa che provocherà uno stallo della crescita del settore nel 2020. "Dopo una solida crescita del ciclo, prevediamo uno stallo quest'anno a causa del coronavirus, con il rischio che si verifichi una contrazione se non ci sara' una ripresa nel secondo semestre", avevano scritto gli analisti in una nota di analisi, prevedendo "una crescita media pari a zero nel settore lusso nell'anno fiscale 2020, contro il +5% precedente".

Tuttavia, Goldman ritiene che "l'impatto negativo sulla domanda sia temporaneo e che i brand probabilmente recupereranno le vendite perse, a seconda della solidità del marchio, della categoria di prodotto e della durata delle turbolenze". 

A detta degli esperti di Equita Sim i rischi principali sono relativi alle società che hanno attività direttamente collegate ai flussi turistici e alla gestione di eventi (lusso, Fiera Milano, Ieg), alle società con elevata esposizione ai consumi e attivitàcommerciali in Italia (Nexi, Marr, Geox, Ovs, Ivs, Amplifon) e alle società che hanno elevata concentrazione di attività produttive in Nord Italia, in caso di deterioramento della situazione che porti a blocchi produttivi (Ima, Interpump, Zignago). Invece i titoli finanziari saranno impattati indirettamente dal calo del Pil.

Intanto, la Consob sta seguendo l'andamento delle contrattazioni e nel caso ci fossero crolli delle quotazioni troppo vistosi, ne disporrà la sospensione. La Commissione sulla Borsa si riunirà oggi per una seduta straordinaria e, non potendo disporre d'autorità la chiusura di Piazza Affari, potere che spetta al capo della Protezione Civile, ne seguirà comunque con grande attenzione l'andamento, per evitare ogni fenomeno distorsivo e di speculazione. 

Anche sul mercato secondario, i titoli di Stato italiani hanno registrato la scossa. Apertura in forte rialzo infatti per lo spread tra Btp e Bund tedesco, che si impenna a 145 punti basi sulla scia dei contagi. Il decennale italiano balza di 8 punti base sul mercato secondario allo 0,98%. 

In Corea del Sud, il paese piu' colpito dal coronavirus al di fuori della Cina (161 nuovi casi di contaminazione in 24 ore), si registra un forte calo degli indici borsistici. Dopo che il presidente sudcoreano Moon Jae-in ha proclamato lo stato di massima allerta, il listino di di Seoul con l'indice azionario benchmark Kospi che ha perso il 3,87% appesantito, tra l'altro dai titoli di Hyundai Motor (-4%)e delle compagnie aeree. Samsung ha annunciato sabato che un caso di coronavirus e' stato confermato presso il suo sito per la produzione di telefonia mobile in Corea del Sud e che l'intero impianto e' rimasto chiuso. Il titolo Samsung ha ceduto piu' del 4%. 

I principali indici azionari cinesi hanno archiviato la seduta di oggi in ribasso, con il picco dei contagi da coronavirus e il bilancio dei morti al di fuori della Cina continentale che mettono in ombra le promesse di Pechino circa ulteriori sforzi per contribuire ad attutire le ricadute economiche dell'epidemia. In controtendenza i titoli a piccola capitalizzazione, che estendono invece la tendenza rialzista. Alla Borsa di Hong Kong, l'indice Hang Seng è sceso dell'1,79% per finire a 26.820,88 punti. 

Pechino prenderà in considerazione ulteriori misure di allentamento delle politiche per contribuire ad alleviare l'impatto economico del virus, compreso l'adeguamento dei tassi di deposito di riferimento, ha fatto sapere un funzionario della banca centrale. 

 

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