Imprese, Castelli: "Ruolo centrale, creano valore nella società"

“Ho letto l’intervista a Licia Mattioli, molto bella, ed i cui contenuti condivido in larga parte. È giunto il momento di sdoganare il ruolo centrale dell’impresa riconoscendogli quello di chi crea valore nella società. Credo si debba avviare una riflessione seria sul tema, arrivando anche ad inserire il concetto in Costituzione". 

Lo dice il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, a proposito del colloquio con La Stampa della vicepresidente di Viale dell'Astronomia e candidata alla presidenza di Confindustria Licia Mattioli. Imprenditrice che denuncia anche come in Italia "la mentalità anti-impresa sia un fatto" che "nasce da lontano" e come la parola impresa non sia mai presente nella Costituzione italiana. 

"Il nostro Paese è grande, nel mondo, anche grazie alle nostre imprese, al settore manifatturiero, al Made in Italy. E questo ruolo dobbiamo riconoscerglielo esplicitamente, con politiche dedicate", ha spiegato la Castelli che ricorda come "il 32% del nostro Pil derivi dall’export, segno inequivocabile della bontà della nostra produzione. Nonostante le difficoltà quotidiane che il mondo dell’impresa deve affrontare, c’è chi non si è mai arreso".

"Meno burocrazia e meno tasse - ha aggiunto la politica pentastellata - è quello che ci chiedono ed è quello che dobbiamo garantire all’intero sistema Paese. Aumentando anche la difesa dell’interesse nazionale, all’interno di regole europee che dobbiamo contribuire a migliorare. Sono proprio questi i temi principali su cui stiamo lavorando al tavolo di Governo per realizzare una ampia e rivoluzionaria riforma fiscale, che ci permetta non solo di ridurre le tasse alle imprese, ma anche di rivedere il nostro fisco, troppo complesso ed articolato".

Quindi, conclude la vice di Roberto Gualtieri, "serve una visione di lungo periodo, non una politica elettorale fatta di slogan. Servono politiche strutturali, non norme che cambiano ogni giorno. Questo è il lavoro che stiamo portando avanti, con un confronto costante con le parti sociali, perché dal benessere delle nostre aziende, sul territorio, dipende la salute e il benessere dei nostri cittadini”.